Azzardo, al posto delle slot in 50 bar ci sono i «totem»

Lo rivela un’inchiesta della rivista online specializzata Gioconews.it Confindustria, i noleggiatori di macchinette denunciano la situazione ai Monopoli


di Davide Pasquali


BOLZANO. Via le slot ora sono arrivati i totem. I gestori di sale giochi e i noleggiatori di new slot e videolottery avevano abbondantemente avvertito che si sarebbe trovato il modo di aggirare la normativa provinciale sui luoghi sensibili. Poi la questura ne aveva posto sotto sequestro più di uno, con molte difficoltà per via della contraddittoria normativa nazionale in materia. Fatto sta che in città adesso i totem si sono diffusi a macchia d’olio. A Bolzano, attualmente si contano almeno 38 punti vendita che li accolgono, ma stime plausibili degli esperti del settore parlano di non meno di 50. Tutti totem installati nei bar dopo la rimozione forzata delle slot machine.

Trentotto punti vendita solo a Bolzano. È il numero di locali pubblici che hanno installato all’interno delle loro mura degli apparecchi da gioco non regolari, classificabili nella categoria dei cosiddetti totem. O almeno questo è il dato emerso fino ad oggi e documentato in numerose testimonianze raccolte nel capoluogo altoatesino dalla redazione di gioconews.it, considerato a livello nazionale il più importante dei siti giornalistici specializzati in gioco d’azzardo. Il dato dei 38 punti vendita viene considerato dagli esperti del sito come una stima al ribasso, perché gli esercizi pubblici interessati sarebbero almeno 50.

Ma il medesimo dato è arrivato nei giorni scorsi sul tavolo dei Monopoli di Stato, attraverso l’associazione Acadi - in rappresentanza dei concessionari di macchinette (legali) affiliati a Confindustria - che ha denunciato il dilagare del fenomeno chiedendo un intervento immediato sul territorio altoatesino.

Lo si è fatto in virtù delle norme vigenti che - a livello nazionale - «vietano espressamente anche la sola presenza di uno di questi terminali di gioco online, di qualunque natura».

Secondo le testimonianze raccolte da Gioco News fra gli addetti bolzanini del settore e le molteplici prove documentali inviate in redazione, il fenomeno includerebbe due differenti tipologie di terminali. Da un lato ci sono i totem che offrono giochi online collegati ad alcune cosiddette “punto com”, mentre in altri casi si tratta di terminali di gioco cosiddetti promozionali. Sia nel primo che nel secondo caso si tratta comunque - come spiegano gli esperti di Gioco News, supportati nella raccolta dei dati dai noleggiatori di macchinette bolzanini - di un’alternativa al gioco legale costituito da slot e videolottery.

Come fa notare il sito, la notizia ancora più allarmante per gli addetti ai lavori (e ancora prima per lo Stato) è che tali terminali di gioco si trovano negli stessi locali pubblici dove, fino a poco tempo fa, si trovavano le normali new slot, cioè gli apparecchi da intrattenimento disciplinati dallo Stato. Sostituiti, non per scelta degli esercenti, «ma in nome e per conto dello Stato», come sottolinea Gioco News: «Sì, perché è impossibile non riscontrare come, nella maggior parte dei casi, si tratti di locali in cui gli apparecchi da intrattenimento sono stati eliminati dagli esercenti e ritirati dai gestori perché ad imporlo è stata una legge, e nello specifico caso di Bolzano quella provinciale n. 17/2012». Un tema «emerso chiaramente dall’inchiesta condotta nei mesi scorsi dalla rivista Gioco News nei territori dove si sono attuate simili restrizioni di carattere legislativo locale, nella quale lo stesso commissario capo della squadra mobile altoatesina, Giuseppe Tricarico, aveva sottolineato l’evidenziarsi di una crescita dei fenomeni di illegalità, e che non può non rimanere inascoltato».

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