Azzardo, fronte comune in Consiglio

Proposta bipartisan in Provincia: un appello al Governo per limitare il gioco. E ora si pensa al monitoraggio delle slot


di Davide Pasquali


BOLZANO. La politica provinciale si avvia a fare fronte comune contro il proliferare del gioco d’azzardo. Stamane, in consiglio provinciale verrà definitivamente approvato il disegno di legge Pichler Rolle-Unterberger, col quale si darà facoltà ai Comuni di sanzionare chi installa macchinette entro un raggio di 300 metri dai luoghi sensibili. Soprattutto, però, ieri in terza commissione legislativa si è tenuto un vertice bipartisan, al termine del quale si è decisa una pausa di riflessione: inutile continuare a portare in consiglio mozioni, documenti voto e disegni di legge a raffica, tutti incentrati sul medesimo argomento. Vista la convergenza di intenti almeno sui macrotemi, al di là di visioni più o meno rigide, adesso si tenterà di intraprendere una via comune. Lo scopo? Duplice, nazionale e locale: inviare un segnale forte a Roma, a Governo e Parlamento, per chiedere di arginare concretamente il gioco d’azzardo, e poi approvare una norma provinciale che preveda: monitoraggio mensile obbligatorio delle slot machine, campagne di sensibilizzazione in collaborazione con gli esperti del settore e apertura di centri di cura specifici per i dipendenti da gioco. La proposta scritta dovrebbe arrivare per settembre.

All’incontro di ieri in commissione hanno partecipato gli estensori di dlp, mozioni e documenti vari, presentati negli ultimi mesi anche sulla scorta della pressione ricevuta da parte dei media, in particolare dal nostro giornale e dalla nostra petizione, avviata proprio allo scopo di sensibilizzare la politica sull’azzardo, la quale ormai ha raggiunto le 3.000 firme.

Pichler Rolle, Minniti, Pöder, Stocker, Tinkhauser, Urzì. In molti hanno presentato disegni di legge o altri documenti. Ora, sarebbero anche disposti a fare un passo indietro, in attesa dell’elaborazione di un documento comune. Come precisa il consigliere Fli Alessandro Urzì, su richiesta del quale si è tenuto il vertice, «abbiamo valutato l’opportunità di elaborare un documento unitario, sulle intese di fondo. Abbiamo discusso a lungo, in un clima costruttivo, e devo dire che i punti di contatto sono notevolissimi. L’obiettivo è arrivare a un documento condiviso dalla più ampia parte del consiglio». Sul gioco d’azzardo le competenze sono statali, «ma è fondamentale che il consiglio provinciale faccia pressioni su Governo e Parlamento, perché si limiti l’abuso del gioco d’azzardo, perché vengano introdotte forme di contenimento. Insomma, un appello». Poi, in seconda battuta, visto che comunque la Provincia ha ampi spazi di manovra in molti settori, «i consiglieri sono anche disposti a fare mezzo passo indietro sui loro documenti, per arrivare a discutere una proposta comune, vedremo se un dlp o altro». Ieri si è cominciato solo a discuterne, ma le proposte concrete non sono mancate: innanzitutto il monitoraggio, per esempio mensile, del numero e della dislocazione delle macchinette sul territorio, quante ne sono state installate, quante rimosse. «Poi servono azioni comuni di sensibilizzazione, campagne pubblicitarie, un serio impegno riguardo al recupero dei ludopatici, un consultorio per i familiari».

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