Azzardo, «totem» sequestrati in due bar

Avevano sostituito le slot. Multa di 50 mila euro a Don Bosco, perquisizioni domiciliari per gestore e noleggiatore


di Davide Pasquali


BOLZANO. Fatta la legge, trovato l’inganno. Rimosse le slot machine dai bar, noleggiatori e gestori di locali bolzanini avevano avvertito: andrà a finire che si sostituirà il gioco legale e controllato dall’Erario con quello illecito e incontrollabile. Nei bar sarebbero arrivati i totem, che non mangiano monetine bensì banconote.

I pronostici ora pare siano stati rispettati: nei giorni scorsi le forze dell’ordine sono intervenute in almeno due bar cittadini, sequestrandone i totem. Al primo locale, cinquantamila euro di multa. Nel secondo, oltre al sequestro, perquisizioni domiciliari a casa del barista e del noleggiatore. Ma non è finita qui: tolte le slot machine da tutti i bar cittadini già parecchie settimane orsono, ad acque chete, almeno quattro locali hanno appena tentato di ritirarle fuori. Ma i vigili urbani li hanno pizzicati.

Cominciamo dai sequestri. La questione è delicata e complessa, tanto che dalla questura non arrivano conferme ufficiali. Ma nemmeno smentite. Il primo sequestro avrebbe avuto luogo in un bar paninoteca nel quartiere Don Bosco (il cui nome non viene citato qui per non inficiare le indagini). Sarebbe stata elevata una sanzione amministrativa di 50 mila euro, contro la quale i titolari dell’esercizio pubblico avrebbero presentato ricorso. Le macchinette, però, intanto sono state sequestrate.

Il secondo sequestro di totem sarebbe invece da collocare nel quartiere Europa Novacella (anche in questo caso, niente nome per il medesimo motivo addotto sopra). In questo caso, però, non si tratterebbe di una mera questione amministrativa, anche se dalle pesanti ripercussioni economiche. Ad intervenire, la squadra mobile della questura, la quale oltre ad aver posto sotto sequestro i totem, avrebbe anche condotto delle perquisizioni domiciliari, a casa sia del barista che del noleggiatore. Per ora non sono noti altri particolari, anche perché la materia dal punto di vista giuridico è assai complessa, in balia di sentenze contrastanti. Non costituisce reato installare i totem, se li si utilizza per scopi leciti. Non se li si utilizza per giocare online su siti accreditati dai Monopoli. Tutto un altro paio di maniche se si gioca su siti web residenti in paradisi fiscali. Si può alimentare il giro delle scommesse illegali, si sfugge all’erario, volendo al limite si può pure arrivare a riciclare denaro sporco e chi più ne ha più ne metta.

Intanto, adesso che il centinaio di bar inizialmente resistenti hanno tolto le slot, c’è chi ci riprova. Quattro bar sono stati pizzicati dai vigili urbani per aver reinstallato le macchinette fuorilegge secondo la normativa provinciale sulla tutela dei luoghi sensibili. A Gries, in zona viale Druso eccetera. Chiarisce il vicecomandante della polizia municipale, Martin Schwienbacher: «Sono stati i bolzanini stessi a segnalarceli». E i vigili sono prontamente intervenuti. Occhio, per chi ha già ricevuto un verbale al riguardo in passato. «Se installa di nuovo le slot - conclude il vicecomandante - rischia l’immediata chiusura del locale».

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