Badia, la frana preoccupa ancora

Il maltempo ha provocato nuove infiltrazioni ma il presidio è costante e si prevedono nuovi interventi


di Alessio Pompanin


BADIA. Piove sul bagnato. Letteralmente lo ha fatto, nei giorni scorsi, in senso figurato, di conseguenza lo sta facendo ancora. A Badia piove sul “bagnato” della frana che lo scorso dicembre ha provocato notevoli danni alle abitazioni e solo fortunatamente nessuna conseguenza fisica alle persone, e piove sul bagnato nel senso che il maltempo di questi giorni ha creato nuovi smottamenti e infiltrazioni d’acqua nel terreno, sul versante colpito dalla frana. Per questo negli ultimi giorni sono stati effettuati alcuni sopralluoghi da parte degli amministratori comunali di Badia insieme a geologi e personale tecnico, per decidere nuovi interventi mirati alla messa in sicurezza del territorio comunale su tutto il versante est, ai piedi del Sasso della Croce.

Nella corso della successiva riunione, il sindaco Giacomo “Iaco” Frenademetz ha reso noto che la situazione sul versante franato in dicembre è tornata critica, a causa delle pipiogge delle ultime settimane e perciò sono stati allertati i vari gruppi d’intervento e i tecnici competenti. Il sindaco ha ricordato i lavori effettuati d’urgenza dopo il sopraluogo effettuato il 17 maggio con la geologa Sonja Pircher, collaboratrice della ditta Alpin Geologie incaricata dal Comune, e i lavori nella zona di Larcenëi e lungo diversi corsi d’acqua, tra cui il Rio Ciajó. Durante il sopralluogo la geologa Pircher ha rilevato diverse crepe e fessure nel terreno su tutto il versante est del paese di Badia, in particolare nei pressi appunto del Rio Ciajó, sopra la stazione a monte dell’impianto di risalita La Crusc, nonché nelle zone di Frëinademez e Cianacëi. In particolare sono stati individuati alcuni punti in cui i corsi d’acqua Rü Ciajó e Rü Colz erano interrotti a causa di materiale franato o di alberi piegati che impedivano il normale deflusso dell’acqua, col rischio di causare pericolose infiltrazioni nel terreno. Per questo sono stati eseguiti d’urgenza diversi lavori, con in fondamentale aiuto dei vigili del fuoco volontari, affinché l’acqua potesse seguire il proprio corso.

A questo punto, a causa della criticità della situazione è stato deciso di monitorare in costantemente tutto il versante a rischio frane e in particolar modo le zone in cui si sono formate nuove crepe nel terreno. Inoltre saranno effettuati ulteriori lavori per evitare pericolose infiltrazioni d’acqua che potrebbero destabilizzare ulteriormente il terreno. I lavori lungo il Rio Ciajó vengono svolti attualmente, su incarico dell’Ufficio sistemazione bacini montani, dalla ditta Verginer di San Martino in Badia.

Ma c’è un’altra zona di terreno a Badia che crea problemi e in questo senso oggi si decideranno gli interventi da effettuare nella zona Frëinademez e lungo il Rio Colz, a partire dalla sorgente ai piedi del Sasso della Croce. Anche questi lavori saranno svolti per incarico dell’Ufficio sistemazione bacini montani, così come i lavori per la sistemazione delle strade di collegamento alle località di Sotrù e Larcenëi. Per quanto riguarda il versante franato nella località Larcenëi, è stato confermato che alcune delle case situate ai margini della frana si sono spostate di 10 centimetri, da dicembre, a causa del terreno franoso “attivo” e quindi in accordo con l’Ufficio geologia provinciale s’è deciso di intervenire su tutto il versante per convogliare le acque nei torrenti di Larcenëi e di Pescolderunch; da due settimane inoltre si stanno svolgendo lavori di drenaggio nelle località La Fornela, Rô Blancia, Pradat e Col da Rôs.

Per quanto riguarda l’area direttamente colpita dalla frana di dicembre non sono più stati registrati spostamenti del terreno dallo scorso aprile ma bisognerà attendere per vedere gli sviluppi legati all’ulteriore maltempo e in ogni caso si effettueranno delle perforazioni per verificare la profondità del terreno franoso. Altri interventi per la messa in sicurezza del versante saranno definiti ed effettuati quanto prima, sulla base dei dati, rilevamenti e misurazioni degli ultimi mesi.

Nel corso della riunione, infine, è stato ribadito che il Comune resta l’istituzione di riferimento per cittadini per qualsiasi segnalazione o informazione.

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