L’edificio del’600 in via della Mostra è vuoto. Uffici trasferiti nella sede centrale della Banca di Trento e Bolzano

Banca Intesa vende Palazzo Menz

Calabrò: «Accorpiamo le filiali ed eliminiamo gli immobili non funzionali»


Valeria Frangipane


BOLZANO. La storia va all'asta. Palazzo Menz, lo storico edificio di via della Mostra costruito nel 1670, di proprietà di Banca Intesa Sanpaolo, è in vendita. Il termine per avanzare offerte milionarie ed acquistare 1.465 metri quadrati di sale prestigiose, distribuite su quattro piani ed in gran parte affrescate, scade il 26 marzo. Nicola Calabrò, direttore generale della Banca di Trento e Bolzano (gruppo Intesa Sanpaolo), spiega che il palazzo fa parte dell'"eredità" ex Comit (Banca commerciale). «La vendita è la conclusione di un processo di riordino territoriale messa in atto da Btb che punta alla razionalizzazione degli immobili e delle filiali. Il nostro obiettivo, da quando è stata fatta la scelta azzeccata di confluire in Intesa Sanpaolo, è quello di eliminare i doppioni e le sovrapposizioni e stiamo andando in questa direzione». La parola d'ordine è una sola: razionalizzazione. Le splendide sale che fino a luglio dello scorso anno ospitavano gli uffici della Btb - poi trasferiti nella sede centrale della banca che si trova sempre in via della Mostra a palazzo Pock - sono rimaste vuote. Il fabbricato che si sviluppa su quattro piani fuori terra oltre ad un piano interrato e ad un piano sottotetto (non abitabile) è stato restaurato negli anni Novanta mentre nel 2010 sono state recuperate le facciate. «Lo stato di manutenzione è omogeneo per tutta la costruzione - si legge nel bando pubblicato sul sito www.intesasanpaolo.com - e si può complessivamente ritenere buono». Il prestigioso edificio che consta in tutto di 1.465 metri quadrati divisi tra caveau (105 metri), archivio (129 metri), vani tecnici (143), agenzia bancaria (331), archivio (6), uffici (275), salone storico (234 metri) ed un sottotetto non praticabile di 98 metri, sta dunque per cambiare proprietario. Interessante sarà capire chi potrà presentare offerte e quale prezzo riuscirà a spuntare visto che una casa nuova in centro, che non riesce a vantare trompe-d'oeil e nemmeno amorini affrescati ma solo soffitti bassi e bagni ciechi, rischia di costare amche più di seimila euro al metro. E adesso un'occhiata alla storia. Il palazzo costruito nel 1670, fu acquistato nel 1753 dai Menz, esponenti del patriziato mercantile bolzanino. L'edificio che come detto nel corso degli anni è stato ampiamente ristrutturato, conserva al piano nobile il grande salone da ballo, decorato con affreschi rococò, realizzati da Karl Henrici tra il 1776 ed il 1784. Gli esperti ritengono che le opere siano state influenzate dalla permanenza dell'artista a Venezia e in particolare dalla scuola del Tiepolo. "Il soffitto - si legge sulle guide - è tutto un trionfo dell'amore, mentre le pareti sono un tipico esempio di stile barocco con riprodotti giardini, gruppi di persone riccamente vestite che civettano". Accanto al salone da ballo è possibile trovare cineserie che andavano molto di moda nel Settecento. Affreschi in varie sale, sempre di Henrici, raffigurano ancora cinesi, indios, indiani, sullo sfondo di giardini, paesaggi marini, vegetazione esotica e fauna fantastica. Una chicca prestigiosa nel cuore di Bolzano.

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