Banca Popolare, cala l’utile netto e aumentano i soci

Buoni i dati complessivi dell’istituto bancario nell’esercizio 2013: la discesa dell’utile è legata alla maggiore tassazione



L’aumento di circa 7.900 nuovi soci (un totale di quasi 38 mila al 31 dicembre scorso), il rafforzamento della solidità della Banca e le perdite su crediti sensibilmente minori in raffronto al sistema bancario italiano; questi secondo Otmar Michaeler, presidente di Banca Popolare dell’Alto Adige, i punti salienti dell’esercizio 2013. Essi sono stati illustrati da Michaeler con la collaborazione del direttore generale Johannes Scheebacher nell’ambito della conferenza stampa di presentazione del bilancio.

Nello scorso esercizio l’utile al lordo delle imposte è stato pari a 35,6 milioni di euro, uguagliando il dato dell’anno precedente.

Al contempo la Banca è chiamata a versare circa 2,8 milioni in più di imposte, dato che lo Stato ha innalzato la percentuale Ires sulle banche dal 27,5 al 36%.

L’imposizione fiscale in Volksbank sale così a oltre il 47%. Complessivamente, le imposte versate dalla banca per il 2013 ammontano a circa 17 milioni di euro (più 20,4%).

Di conseguenza l’utile netto dell’esercizio 2013 si attesta a 18,8 milioni di euro. Il consiglio d’amministrazione della banca valuta molto positivamente l’esercizio trascorso nonostante la debole congiuntura che ha colpito l’intero bacino d’utenza ed una crisi economica che ha prodotto i suoi effetti in ogni settore.

Banca Popolare Volksbank può dirsi soddisfatta per l’andamento dell’esercizio 2013, nonostante la crisi economica. La banca ha fortificato le sue fondamenta, ha incrementato il numero dei soci e con un Core-Tier-1-Ratio pari al 12,9% si dimostra più solida dell’anno precedente (10,72%).













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