Banchi “spacchettati” Bolzano apripista al tempo del Covid 

Lunedì 7 settembre ricomincia la scuola. Il sovrintendente Gullotta: «Studenti a casa da marzo. Ripartiamo in un clima sereno. Per andare avanti in sicurezza ricordo a tutti  di indossare la mascherina se la distanza scende a meno di un metro e lavaggio delle mani»


Valeria Frangipane


Bolzano. Ci siamo. Lunedì 7 settembre l’Alto Adige fa da apripista e prima in Italia apre le scuole al tempo del Covid.

Un carico di milleduecentocinquanta tra banchi, sedie e sedie didattiche arrivato dal ministero è stato consegnato, spacchettato e sistemato. Gel e disinfettanti sono già presenti ovunque. «Siamo pronti a partire - dice il sovrintendente Vincenzo Gullotta - i ragazzi non entrano in classe da marzo! Si ricomincia con tutti i docenti in classe - circa una decina i professori cosiddetti “fragili” che saranno sostituiti da supplenti - in un clima sereno ma, per favore, per andare avanti in sicurezza ricordo a tutti mascherina se la distanza scende a meno di un metro e lavaggio mani. So bene che i ragazzi per fortuna non si ammalano o sono asintomatici ma siccome restano serbatoio di infezione per le persone fragili e gli anziani, raccomando loro di fare molta attenzione». Il sovrintendente ricorda che è stata istituita una task force interscolastica con un numero di telefono dedicato per monitorare le prime settimane: «Ogni Istituto ha il suo referente Covid che controlla e riferisce la situazione».

Italia, aumentano i casi.

Un incremento del 37,9% dei nuovi casi di Covid-19, dei pazienti ricoverati (+30%) e di quelli in terapia intensiva (+62%). Sono i dati italiani resi noti dal monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe nella settimana dal 26 agosto al 1 settembre, rispetto alla precedente. «Si tratta - spiega il presidente Nino Cartabellotta - di segnali che vanno tutti nella direzione di una ripresa dell'epidemia nel nostro Paese, sia in termini epidemiologici che di manifestazioni cliniche, proprio alla vigilia del momento cruciale della riapertura delle scuole, non possono essere più tollerati comportamenti individuali irresponsabili». Ricordiamo che l’Alto Adige ha visto aumentare i positivi in questi ultimi giorni con due cinquantenni in Rianimazione. Gullotta ripete che l’attenzione ed il senso di responsabilità devono restare alti senza inutili allarmismi.

Scuole, orari “personalizzati”.

Per evitare assembramenti le scuole italiane dell’Alto Adige hanno adottato orari differenti. «Si entra in classe tra le 7.40 - dice Gullotta - e le 9. I singoli istituti si sono messi d’accordo ed hanno lavorato in sinergia per non sovrapporre le entrate. Ognuno ha il suo orario, per conoscerlo basta entrare nel sito del singolo istituto o nella bacheca del registro elettronico».

Bus, precedenza agli studenti.

Gli alunni e gli studenti, in particolare nella prima settimana di scuola, hanno la precedenza nell’utilizzo dei mezzi pubblici. «È quindi opportuno - spiegano in Provincia - evitare l’uso non necessario dei mezzi pubblici da parte degli altri utenti prima dell’inizio ed al termine delle lezioni». Gullotta sottolinea che i suggerimenti arrivati dai singoli istituti siano di usare di più la bici e camminare.

Misure da rispettare.

Chi la febbre sopra i 37.5 non può entrare a scuola. Evitare gli assembramenti, mantenere sempre la distanza interpersonale di un metro. Qualora non fosse possibile, bisogna indossare una protezione per naso e bocca. Durante le lezioni, gli allievi possono non indossare protezioni per naso e bocca, qualora la distanza personale sia in ogni caso maggiore di un metro. Dare massima importanza alla pulizia delle mani. Gli ambienti devono essere regolarmente e accuratamente arieggiati.

Sospetto Covid, che fare

Ma come si devono comportare scuola e genitori in caso di sospetto contagio? L’allievo viene separato dal gruppo classe e accompagnato in un’apposita area dove attenderà, insieme a un adulto, i genitori o chi ne fa le veci; I genitori vengono informati all’istante in modo tale da poter prelevare il figlio da scuola il prima possibile; Quindi l’invito ad seguire sempre e in ogni caso il protocollo esistente all’interno della scuola.

Consigli ai genitori.

Nel vademecum della Provincia si chiede ai genitori di controllare che i ragazzi al mattino non abbiano sintomi potenzialmente legati al Covid. «Misurate sempre la febbre. Seguite le indicazioni del pediatra/medico di base nel caso in cui si presentino sintomi legati all’infezione. Salvo diverse indicazioni della scuola, procurategli una bottiglietta di acqua identificabile con nome e cognome. Se gli fornite delle mascherine di stoffa, fate in modo che siano riconoscibili e non possano essere confuse con quelle di altri allievi. Spiegate a vostro figlio che a scuola potrebbe incontrare dei compagni che non possono mettere la mascherina. Di conseguenza deve mantenere la distanza di sicurezza, tenere la mascherina e seguire le indicazioni degli insegnanti. Quindi l’appello finale: “Partecipa anche tu, come genitore, condividendo le linee guida e i protocolli della scuola, mantenendoti aggiornato attraverso i canali ufficiali utilizzati e sostenendo il lavoro degli insegnanti”.













Altre notizie

Attualità