DOBBIACO. Un base jumper russo è caduto in modo rovinoso sotto le Tre Cime di Lavaredo, sui ghiaioni del versante altoatesino, nel territorio di Dobbiaco. È gravissimo, ma fortunatamente non è in pericolo di vita.

L’incidente è avvenuto ieri in mattinata, verso le 9. Immediatamente è partito l’allarme, lanciato da alcuni dei numerosi testimoni, tra loro anche la moglie del base jumper, che avevano assistito alla drammatica sequenza della caduta. È stata dapprima allertata la centrale del 118 di Bolzano, che ha a sua volta contattato la centrale di Pieve di Cadore, in provincia di Belluno. Dalla piazzola nei pressi dell’ospedale di Pieve, è quindi subito decollato l’elicottero, che ha raggiunto la zona della caduta e ha sbarcato in hovering nelle vicinanze tecnico di elisoccorso, medico e infermiere.

Sono state prestate le prime cure all’uomo, un quarantaduenne russo, che era cosciente, ma presentava possibili gravi traumi. Tecnici e sanitari hanno potuto accertarsi delle condizioni del base jumper, molto sofferente, ma non in pericolo di vita. Nella caduta, l’uomo ha riportato una serie di fratture, ma ha fortunatamente evitato conseguenze potenzialmente ben più gravi, visto come si erano messe le cose nel suo volo.

Per quanto la dinamica dell’incidente non sia stata subito chiarita, a quanto pare il base jumper è saltato dalla vetta della Cima Grande di Lavaredo, a 2.999 metri di altitudine, ha aperto il paracadute e a questo punto qualcosa non è andato per il verso giusto e non è riuscito ad atterrare come era previsto e come avrebbe dovuto. È precipitato e l’impatto al suolo è stato impressionante per chi ha assistito alla scena e tremendo per il base jumper, rimasto a terra gravemente ferito. Imbarellato, è stato recuperato con qualche metro di verricello per essere accompagnato all’ospedale di Bolzano, dove è stato ricoverato in ortopedia. Con lui è stata imbarcata la moglie, che si trovava poco distante.

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