Batterio killer: scatta la profilassi in Alto Adige

Due casi in Tirolo prima di quello diagnosticato a un turista tedesco a Merano. Analisi dei Nas sugli alimenti, l'Asl: «Lavate bene frutta e verdura»


Valeria Frangipane


BOLZANO. Mentre in Germania sembra stabilizzarsi il contagio causato dal batterio E. coli - che ha ucciso venti persone in tutta Europa - in Alto Adige continuano a ritmo serrato i controlli dei Nas sui prodotti alimentari.
L'Azienda sanitaria - intanto - tranquillizza la popolazione ma nello stesso tempo invita a seguire delle regole precise per abbattere ogni rischio.
Josef Simeoni, primario del Servizio igiene del Comprensorio di Bolzano e Peter Mian, primario di malattie infettive al San Maurizio, forniscono una serie di informazioni pratiche. "In Tirolo si sono registrati due casi ma da noi tutto è sotto controllo - precisa Simeoni - diciamo che il nostro livello di attenzione è alto ma che non siamo in allerta". E proprio l'avvio dei controlli da parte dell'Asl ha consentito di individuare il primo caso sospetto a Merano. Al proposito Simoni conferma la notizia ma precisa che "una diagnosi esatta è ancora prematura, si potrà avere solo dopo gli esiti degli esami all'inizio della prossima settimana". Il paziente attualmente non è ricoverato in ospedale.

Cosa bisogna fare per evitare il batterio?
«Lavare molto bene e cuocere gli alimenti prima di mangiarli».

Come si effettua il contagio?
«Di solito ci si contagia attraverso il consumo di alimenti di origine animale come per esempio il latte crudo e la carne di manzo macinata cruda o poco cotta. Possibile contagiarsi anche attraverso il consumo di verdure contaminate da escrementi animali come per esempio cetrioli, pomodori, insalate, melanzane. Non ci si contagia, invece, per via aerea».

In parole povere?
«In parole povere il batterio bisogna ingoiarlo». O berlo.

Dottore, lei consiglia di non mangiare verdura cruda?

«No, non sarei drastico perché comunque andiamo verso il caldo che invita a consumare verdure non cotte. Per questo dico che va bene anche mangiare la verdura cruda a patto che sia lavata molto bene e non solamente bagnata».
Cosa fare con le insalate già lavate che si comprano in confezioni chiuse? «Vanno rilavate sempre e comunque».

Come si evita ogni problema?
«Ricordando che il batterio E. coli muore attraverso la cottura degli alimenti per almeno 10 minuti ad a 70 gradi».

Come si manifesta la malattia nell'uomo?
«L'infezione provoca dissenteria lieve e grave (con sangue), dolori addominali, vomito, nausea e malessere generale».

I casi insorti in Germania sono stati accompagnati anche dalla sindrome emolitico-uremica (Seu) con coinvolgimento renale, disturbi della coagulazione e lisi dei globuli rossi che può portare a morte.
In caso di sospetto di infezione da E. coli l'Azienda sanitaria consiglia l'immediato ricovero in ospedale. Da chiedersi, a questo punto, come proteggersi dall'infezione. «In Provincia di Bolzano come nel resto d'Italia non si sono ancora verificati casi di E. coli connessi al consumo di alimenti. Per questo motivo non vengono indicate misure specifiche come possono essere il divieto di consumo di determinati alimenti o la distruzione di merce».
L'Asl ricorda inoltre come non sia disponibile - al momento - alcuna vaccinazione.

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