Baur apre a CasaPound: «Pronti a collaborare»

Il vicesindaco Svp a sorpresa: «Molte cose ci dividono, ma sui problemi concreti hanno dimostrato di non essere ideologici. Lavorano in strada e nei rioni»


di Paolo Campostrini


BOLZANO. «Allora qualcosa è ben rimasto». Cosa intende, avvocato? «Della nostra offerta di dialogo con le opposizioni. È rimasta una nuova disponibilità». Christoph Baur, vicesindaco, era stato quello che, in tempi non sospetti e suscitando sconcerti diffusi, aveva aperto ad un coinvolgimento delle opposizioni di destra nel governo della città. E oggi di quelle possibili larghe intese è rimasto il sì di Benussi e, soprattutto, il ni di CasaPound.

E qui Baur getta il cuore oltre l'ostacolo e dice: «Prendo atto del loro atteggiamento e aggiungo che nel concreto , caso per caso, non vedo ostacoli rispetto ad una futura collaborazione proprio con CasaPound». Insomma, restano le barriere ideologiche ma la politica e soprattutto l'amministrazione sono fatte di questioni anche pratiche. Di problemi da risolvere. Perché è proprio CasaPound il nodo, anche all'interno dello schieramento di centrodestra.

Lo ha rilevato anche Sandro Repetto che ha guardato, da osservatore esterno, alla conferenza di sabato convocata da Lega e Uniti per Bolzano: «Mi sembrava che le loro parole e le accuse fossero rivolte soprattutto a CasaPound - riflette l'assessore - alla loro capacità, dimostrata anche col non voto, di uscire dalle ideologie e stare invece sulle cose. E questo toglie terreno sotto i piedi al resto della destra». Insomma cambia qualche scenario. E Christoph Baur vede in questo un "portato " dei suoi segnali in campagna elettorale .

Vicesindaco, cosa pensa del voto a sorpresa di una parte della destra in consiglio ?

Che qualcosa è rimasto del clima nuovo che ho tentato di proporre.

Pensa a Benussi, Holzmann...

No, più in generale. Anche Mario Tagnin ha usato parole moderate sul nostro programma e anche i grillini, certo , non tutti ...

E poi c'è l'uscita di CasaPund...

Dico subito questo, a scanso di equivoci: moltissimo, se non tutto ci divide come ideologia e anche valori di riferimento. Ma la loro azione è stata ultimamente molto votata al concreto. Insomma meno ideologia e più lavoro sul terreno e nei quartieri intorno ai problemi concreti , anche ai piccoli

E questo cosa significa per voi?

Che proprio su questo terreno c'è spazio per la collaborazione. Dico di più : anch'io magari avrò da imparare rispetto alla loro esperienza sulle strade , potrò trarre spunti interessanti per alcune azioni nei quartieri , ad esempio.

È un passo con pochi precedenti...

Ma la situazione della città lo è. Lo era già senza precedenti. Non bisogna dimenticare che parte del successo lo devono proprio al loro distaccarsi da un atteggiamento troppo ideologico quando si è trattato di muoversi nei quartieri. Non è un caso che in questo modo abbiano tolto consensi alla destra classica, che è qualche volta più legata di loro al passato. Se sono stati bravi nel fare, ecco, proprio nel fare potremmo trovare spazio per un qualche dialogo.

Questo si potrà tradurre in un possibile incarico in commissione?

È ancora presto. Su CasaPound ci sono resistenze da parte di settori della nostra maggioranza, ed è naturale.

Ma avranno più spazio le opposizioni?

Beh, questo sì. Ma non c'è la stupirsi. Occorre instaurare un nuovo dialogo e offrire la presidenza ai partiti che ci stanno di fronte in consiglio è un buon modo per rendere questo dialogo possibile.

Dialogo spinto fino a che punto?

Fin dove lo consentono le regole democratiche. Vanno sempre mantenute le distanze tra maggioranza ed opposizione perché altrimenti la macchina non funziona più, si ingrippa. Ma la politica può comunque dimostrare di aver capito la lezione. Che cioè senza dialogo si resta fermi e la città non progredisce al suo interno, resta divisa. E questo non va.

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