Bbt, c’è il «sì» convinto del Comune di Salorno

Passa con 2 soli voti contrari (M5S e Lega) l’inserimento del tracciato nel Puc Dopo il via libera di Egna e Montagna la posizione di Ora resta dunque isolata


di Massimiliano Bona


SALORNO. Novità importanti, da Salorno, sulla variazione d’ufficio al Puc da parte della Provincia per quanto attiene la tratta d’accesso Sud del Tunnel di Base del Brennero, che passerà in Bassa Atesina. Si sono registrati 16 voti favorevoli e solamente 2 contrari: Tondini della Lega Nord e Rizzone del Movimento cinque stelle. Il voto è particolarmente importante perché giunge dopo il sì di Egna (10 voti favorevoli e 8 contrari) e Montagna (10 voti favorevoli, 1 astenuto e 3 contrari). Resta, dunque, isolata la posizione del Comune di Ora, che invece ha espresso parere contrario. Soddisfatto, non a caso, il presidente del Comprensorio Edmund Lanziner, che si è adoperato sotto traccia per arrivare a questo risultato.

Ricordiamo che dallo studio di fattibilità redatto dall’associazione temporanea Eut di Bressanone e dall’ Ilf di Innsbruck risulta che la variante A5 inizia a nord alla fine del lotto prioritario 2 (circonvallazione di Bolzano) nei territori di Laives e Bronzolo, si sviluppa ad eccezione di due piccoli tratti a cielo aperto ad Ora ed Egna, in una galleria naturale sul versante sinistro della valle e si allaccia a sud in corrispondenza del confine provinciale con il tracciato progettato nella Provincia di Trento. Il Comune di Salorno - tenuto conto delle decine di osservazioni arrivate da parte di associazioni e privati - ha posto una serie di condizioni.

«Bisogna prevedere un intervento nella natura il più lieve possibile garantendo attraverso l’infrastruttura un miglioramento delle condizioni di vita per le popolazioni interessate. Deve essere assicurato l’equilibrio ecologico, evitando interferenze alle risorse di acqua potabile e idriche per l’agricoltura. Il Comune pretende da parte della giunta provinciale che preveda sufficienti assicurazioni con l'impegno a garantire in caso inconvenienti alle risorse idriche, immediate misure alternative equivalenti. Per equivalenti si intende che l’acqua di sorgente non potrà essere sostituita da acqua di pozzo. Per il deposito provvisorio e definitivo del materiale di scavo devono essere sviluppate soluzioni che abbiano un impatto minimo dal punto di vista ecologico e paesaggistico nel paesaggio della Bassa Atesina. Chiediamo anche che al tavolo di lavoro tecnico vi sia un tecnico individuato dal Comune di Salorno con competenze idrogeologiche e tecniche rispetto all’opera che verrà eseguita. Il Comune chiede anche che questo tecnico possa accedere agli studi del programma di monitoraggio delle acque e delle sorgenti eseguito finora ma anche per il futuro». Un «sì» convinto, dunque, ma anche condizionato.

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