Bbt, in Bassa c’è chi frena ancora

Simeoni: «Toccherà ai Comuni formulare proposte concrete a Kompatscher»



EGNA. Superata la campagna referendaria per l'aereoporto bolzanino torna alla ribalta la questione della tratta di accesso Sud alla galleria di base del Brennero (Bbt). Come l'Alto Adige ha già riferito nei giorni scorsi gli amministratori dei Comuni di Egna, Montagna e Salorno si sono incontrati nella sede della Comunità di valle con gli esperti della Provincia. In questa occasione il presidente Edmund Lanziner ha sollecitato l'iscrizione del futuro tunnel nei piani urbanistici dei Comuni interessati. Essendoci però ancora diverse incertezze su possibili interferenze con attuali sorgenti idriche, non è ancora possibile individuare un percorso preciso degli scavi da effettuare nella roccia. La soluzione potrebbe essere allora quella di iscrivere nei piani urbanistici non un'unica linea ferroviaria, ma una fascia larga fino ad un chilometro. In tal modo si ritiene che potrebbero essere così evitati i punti più problematici che sono ancora da individuare con ulteriori sondaggi geotecnici.

«Solo pochi dei presenti erano però convinti della bontà incondizionata di questa proposta», commenta il consigliere comunale di Bündnis Franz Simeoni, responsabile della questione per il Comune di Egna. Sarà invece compito degli amministratori dei Comuni direttamente interessati, formulare ora precise richieste di garanzia a tutela del proprio territorio, per poi presentarle direttamente al governatore altoatesino Arno Kompatscher.

Nel frattempo però il consigliere comunale Simeoni ha proposto di diffondere anche quelle informazioni, che gli sono state inviate dall'ufficio urbanistica provinciale, in risposta alle domande raccolte nella serata affollatissima del 18 gennaio scorso alla Haus Unterland di Egna. L’obiettivo, soprattutto in questa fase, è quello di garantire la massima trasparenza e fornire ai cittadini tutti gli elementi necessari per avere un quadro completo della situazione legata alla tratta d’accesso Sud. Da un lato, dunque, c’è l’ottimismo del presidente del Comprensorio Lanziner e dall’altra ci sono ancora consiglieri comunali e amministratori che frenano e vorrebbero - prima dell’inserimento del Puc - ulteriori garanzie.

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