Bbt, vicina l’intesa in Bassa «ma solo per un corridoio»

Riunione animata al Comprensorio con i consiglieri di Egna, Montagna e Salorno «Vogliamo inserire nel Puc una fascia più ampia per tutelare le sorgenti idriche»


di Massimiliano Bona


EGNA. L'accordo definitivo ancora non c'è, ma le distanze per raggiungerlo si sono notevolmente ridotte. Stiamo parlando dell'inserimento del tracciato del Tunnel del base del Brennero nel piano urbanistico dei Comuni di Egna, Salorno e Montagna, che nei mesi scorsi avevano adottato delibere in cui pretendevano precise garanzie anche per non mettere a repentaglio le sorgenti idriche lungo il tracciato. C'è stata un discussione fiume, di circa quattro ore, al Comprensorio moderata dal presidente Edmund Lanziner, che sembra essere riuscito a convincere la maggioranza a votare una risoluzione con tre paletti che tutelano i Comuni della Bassa Atesina, spaventati anche da un mega-cantiere che dovrebbe durare poco meno di una decina di anni. La Provincia per ora aveva preso tempo sottolineando di non avere a disposizione ulteriori 500 mila euro per un'indagine geologica suppletiva. Di qui la necessità di arrivare ad un compromesso reciprocamente soddisfacente. L'esecutivo di Palazzo Widmann voleva inserire nel progetto preliminare solo un tracciato predefinito di 50 metri mentre i tre Comuni della Bassa ora sembrano propensi a prevedere un corridoio con una larghezza da 500 metri ad un chilometro, in modo tale che in fase di progettazione si possa anche variare il percorso (se necessario) qualora dovessero emergere difficoltà per le sorgenti idriche di Egna, Montagna e Salorno. «La seconda condizione - spiega Lanziner - è quella di prevedere una sola finestra del Tunnel di base tra Bronzolo e Salorno. Attualmente ne sono previste due: una ad Ora e l'altra ad Egna. Nulla osta, secondo noi, che la seconda finestra possa essere realizzata più avanti, in Trentino. La terza condizione che poniamo alla Provincia è quella di investire lungo tutta la tratta all'aperto per attutire i rumori con idonee barriere».

Tra i rappresentanti dei vari gruppi consiliari dei tre Comuni interessati c'è ancora chi si è detto scettico ma la maggioranza sembra propensa a portare avanti questa intesa in tre punti, anche per sbloccare l'impasse che ha caratterizzato gli ultimi mesi. Meglio trovare un'intesa reciprocamente soddisfacente «che farsi imporre un progetto preliminare dall'alto che potrebbe scontentare soprattutto i Comuni della Bassa», spiega un sindaco.

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