Benin: «Lago pulitissimo, su Sinn decidiamo lunedì»
Il sindaco di Caldaro replica all’assessore uscito dalla Svp: rischia l’espulsione «Sono delusa e i lavori di canalizzazione sono previsti tra il 2015 e il 2016»
CALDARO. «Lunedì sarà il partito a decidere sull'eventuale permanenza dell'assessore Sinn in giunta. Ma quello che mi preme sottolineare è che il lago non è a rischio. Anzi, dalle ultime analisi risulta che, per purezza, siamo vicini all'acqua potabile»: è il sindaco Gertrud Benin Bernard a prendere posizione dopo la dura lettera contro il "triumvirato" composto dalla stessa prima cittadina, dal suo vice Atz e dall'assessore e Obmann del partito Fill.
Partiamo da Sinn: se l'aspettava?
«No e sono molto delusa, ma che ci fosse qualcosa che non andava lo avevo intuito. Sinn aveva disertato le ultime riunioni e questo mi aveva fatto pensare».
Ma lo ritiene un buon assessore?
«Si, certo. Lo è sempre stato ed ho sempre avuto la massima fiducia in lui. Non posso sapere cosa sia successo».
Ma lei pensa che questo affondo nei vostri confronti possa preludere all'ingresso in un altro partito?
«Questo non lo so davvero, dovete chiederlo a lui».
Veniamo al tema più scottante, il lago di Caldaro. I lavori per la separazione delle acque bianche e nere (per il rischio infiltrazioni) in via Specchio sono urgenti o no?
«Sono di sicuro importanti. Prevedono, assieme a quelli di Trucci, una spesa superiore al milione di euro perché bisogna scavare dal lago fino alla chiesa e oltre. Però perché Sinn non li ha fatti nei quattro anni precedenti visto che erano tanto urgenti?».
Ma il Comune li farà a breve oppure no?
«Quest'anno non ci sono i soldi ma cercheremo di prevedere l'intervento nel prossimo bilancio. Quei lavori, è vero, erano in agenda da anni».
Le ha dato fastidio il fatto che Sinn sia stato definito un "fedelissimo" dell'ex sindaco Wilfried Battisti Matscher. Perché?
«Si, perché eravamo tutti "fedelissimi" di Battisti. Non credo Sinn lo fosse più di altri».
Chi deciderà sull'eventuale permanenza di Sinn in giunta?
«Abbiamo otto frazioni della Svp a Caldaro e lunedì prenderanno una decisione».
Dopo lo smacco di qualche giorno fa è difficile ipotizzare la permanenza nell'esecutivo del giovane assessore con delega al lago. La sua espulsione sembra sempre più vicina. Nessuno, peraltro, sembra mettere in dubbio le sue capacità e la voglia di lavorare. Difficile, però, che il partito possa tollerare la scelta di "lavare i panni sporchi” in piazza.
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