Benko, 23 milioni per l’ultimo terreno

Il tycoon è stato l’unico a presentarsi alla gara bandita dal Comune per il «lotto D». Offerti 4 milioni in più della base d’asta



BOLZANO. Ventitré milioni per chiudere il «buco» di via Alto Adige. Li ha offerti la «Immo srl», consociata della Signa di René Benko. Renzo Caramaschi è felice: «Bene, Bolzano si muove. E lo fa nel verso giusto». Il sindaco non lo dice ma ha provato a non sperarci su questa cifra. L'«offerta congrua» intorno alla quale il Comune aveva impostato il bando per cedere il terreno ancora non edificato di di via Alto Adige era di 19,9 milioni.

Benko ne ha proposti tre di più, aggiudicandosi l'area e il conseguente appalto per la terza torre, il «cubo fantasma» che ora invece crescerà accanto alle due gemelle, la Camera di Commercio e la City tower, di fronte all'hotel Alpi. Quando l'altro ieri mattina Heinz Hager, il rappresentante di Benko a Bolzano, è entrato negli uffici municipali del Patrimonio ancora non era certo che la sua sarebbe risultata l'unica busta ad essere consegnata. Lo è stata. Nessun altro si è presentato degli imprenditori che sembrava fossero disposti a mettersi in gara. Perché 23 milioni, Hager? «La ragione è semplice. Vogliamo essere partner corretti del Comune anche in questa impresa. Contiamo di costruire il Kaufhaus e di risanare una grande parte di città ancora da riqualificare, dunque l'idea è avviare un partenariato effettivo anche coi bolzanini». Potevate offrire di meno e avreste vinto ugualmente...

«Sì, potevamo fare un'offerta più speculativa. Avremmo risparmiato... ma non era questa l'ìntenzione. Lavoreremo fianco a fianco col Comune e la città dunque, eccoci».

Il sindaco tiene a confermare la correttezza della sua iniziativa: «Quando qualche mese fa abbiamo riavviato la procedura per la vendita del terreno, sapevo dei precedenti. Qualcuno mi ha messo in guardia... Ma io dico: è giusto smobilizzare il patrimonio inutilizzato. È corretto offrire nuove risorse alla città ed è altrettanto positivo costruire dove si era programmato».

Caramaschi ha in effetti ragione a proposito delle perplessità. Il primo bando su via Alto Adige terzo lotto, era stato impostato proprio su una cifra intorno ai 23 milioni.

Allora, due anni fa, questa era stata considerata «l'offerta congrua» dai tecnici del Comune. Ma l'asta era andata deserta. I privati concorrenti l'avevano ritenuta eccessiva.

Proprio alla luce di questa esperienza, il municipio si era avviato ad una ridefinizione delle basi d'asta per rimettere in circolo l'area inedificata di via Alto Adige, vera ferita aperta nel cuore del centro. Stando sotto i 20 milioni, gli uffici del Patrimonio erano convinti che si sarebbero potuti attrarre i possibili interessati. Lo è stato. Perché nei mesi scorsi anche se non esplicitamente vi erano state alcune imprese altoatesine e straniere che avevano preso contatto con il Comune per esaminare gli estremi del bando. Poi era sceso in campo Benko. Il senso della sua presenza è presto detto. Di fronte, dall'altro lato di via Alto Adige, si avvierà il cantiere del pru, la riqualificazione urbana della stazione dei bus.

La sinergia, in termini di redistribuzione degli spazi tra terziario e uffici pubblici e privati potrebbe essere alla base dell'interessamento. «Ma anche - aggiunge Hager - la necessità comune, sia della città che nostra, di dare una immagine non incompiuta a quel pezzo importante del tessuto urbano». Ma le sinergie si fermano qui.

Perché la terza torre dovrà uniformarsi a quelle esistenti. Sia in termini di altezze (non oltre i 26 metri) che di estetica complessiva. «Quei tre edifici erano stati pensati insieme - dice Caramaschi - e il luogo manterrà la sua unità».

Una cubatura complessiva di 33.975 metri cubi la cui destinazione d'uso è interamente di tipo terziario-commerciale. Entro 45 giorni si procederà alla stipula del contratto di compravendita. Poi il cantiere potrà partire. In un anno e mezzo di lavoro la costruzione della terza torre potrebbe essere completata.

Proprio mentre, di fronte, sarà già operativo il cantiere per il pru. (pc)

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