Benko: «Il voto in Consiglio non vale»

Nel mirino l’ex assessore Giovanelli: «Non poteva votare, aveva fatto un ricorso contro di noi ed era parte in causa»


di Paolo Campostrini


BOLZANO. Luciano Giovanelli non poteva partecipare (votò no quella sera) alla seduta del Consiglio comunale che bocciò il progetto dell’imprenditore Renè Benko. E non poteva per "manifesto conflitto di interessi". Lo sostiene Khb-Signa, consociata bolzanina del gruppo immobiliare austriaco, che ha depositato, firmato dall'avvocato Ezechieli di Milano, un ricorso al Tar «chiedendo l'annullamento della deliberazione del consiglio assunta all'esito della seduta». E riservandosi di richiedere, una volta calcolati, "ingenti danni" al Comune. Il quale, a sua volta, si dovrebbe rivalere sull'assessore in quota Lista Duzzi.

La pericolosità del ricorso, questa volta, è legata alla motivazione. Che non tiene conto, come molti avrebbero sospettato, del fatto che Giovanelli faceva parte della direzione dell'Unione commercio, organizzazione esplicitamente in rotta di collisione con l'iniziativa del tycoon austriaco sul Pru di via Alto Adige. Ed era pure portavoce della cordata anti-Benko: poco prima di essere eletto lui si dimise da entrambe le cariche. No, qui si prefigura un eccesso di potere “per violazione dei principi costituzionali di buon andamento e imparzialità della pubblica amministrazione”. Il ricorso entra nella carne viva del dibattito sulla riqualificazione e prende l'avvio da un particolare, secondo i ricorrenti, che renderebbe la presenza dell'assessore incompatibile con i criteri di buon governo: «Luciano Giovanelli - si legge nel ricorso- è infatti tra i firmatari del ricorso di Erlebnis Südtirol contro il Comune a proposito di presunti trattamenti di favore che il municipio avrebbe riservato alla Signa». Che era il concorrente diretto proprio di Emozioni Alto Adige-Erlebnis Südtirol. Una firma che resta agli atti. E anzi, si legge sempre nel ricorso al Tar , Giovanelli “ il 28 luglio si dichiarava soddisfatto agli organi di informazione perchè la mancata ratifica del Pru proposto da Khb avrebbe dato una seconda possibilità a Erlebnis”. Quest'ultimo gruppo aveva proposto un progetto alternativo a quello di Benko. Era stato ingaggiato l'architetto Podrecca che aveva disegnato una soluzione per la riconversione in centro commerciale della stazione autocorriere che era stata presentata in parallelo a quella di Chipperfield. La conferenza dei servizi aveva scelto quest'ultimo (e cioè Benko) alla fine di un lungo esame costi-benefici dell'operazione ma i bocciati avevano rilevato, a loro dire, passaggi non compatibili con un esame corretto della materia. I ricorsi, a firma dei vertici della cordata guidata da Georg Oberrauch, erano stati depositati al Tar. Con la firma anche di Giovanelli. Proprio questo suo atto, lo qualificherebbe dunque, secondo la denuncia della Signa al Tar, come "parte in causa". E dunque in una situazione di incompatibilità personale rispetto alla partecipazione al voto proprio su questa materia. Il progetto Benko, come si ricorderà, non passò per un solo voto. Con una lunga polemica legata al fatto che, secondo il regolamento municipale, il voto di astensione è parificato a quello contrario. E le astensioni spaccarono in due proprio il Pd e la stessa Svp. Con il risultato di creare un clima di grande tensione tra maggioranza e opposizioni e tra il sindaco Luigi Spagnolli, che votò sì, e il gruppo Ecosociale che aveva legato il suo appoggio proprio alla bocciatura del progetto. Da allora, la giunta e la maggioranza consiliare, si avviarono verso una lunga stazione di veti contrapposti, di polemiche e litigi che portò alle dimissioni del sindaco. E ora, la bomba del ricorso al Tar e della richiesta danni. Che piove proprio in un momento in cui Benko e il suo progetto potrebbero tornare sui tavoli dell'amministrazione. La conferenza dei servizi sta infatti ultimando il suo lavoro di riesame sulla proposta di Pru ridisegnata dopo gli aggiustamenti post- voto consiliare e il commissario straordinario Michele Penta, a sua volta, ha appena avocato a se le competenze in materia di urbanistica. In sostanza: semmai dovesse tornare d'attualità l'esame del progetto di riqualificazione, se ne occuperebbe il commissario in prima persona.













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