Benko, voto ai sedicenni. I dubbi degli under 18

Gli studenti del Galilei divisi tra scettici ed entusiasti. Poca fiducia nei coetanei Tanti preferirebbero esprimere una preferenza sulla legge più che sul progetto


di Alessandro Bandinelli


BOLZANO. Referendum sì, referendum no sul Pru di via Alto Adige. E polemiche. Il commissario Michele Penta ha deciso di applicare il regolamento comunale, che prevede di estendere il diritto di voto anche ai sedicenni. Una decisione che fa discutere. I contrari temono l’ influenzabilità dei sedicenni. Sostengono che così verrebbe garantito un aiuto indiretto a chi sostiene il progetto di René Benko, il magnate austriaco. Allo stesso modo però tanti sono stati i plausi da parte di coloro che dicono: non ha senso escludere da questa decisione sul futuro della città quanti quel futuro dovranno viverselo. Dunque se referendum sì, o referendum no ai sedicenni e diciassettenni, lo abbiamo chiesto ai diretti interessati.

Il quadro che emerge è di sostanziale parità tra coloro che si schierano a favore del voto ai minorenni e quanti si dicono contrari.I ragazzi tra i 16 e i 19 anni dell’Istituto tecnico Galilei, che abbiamo intervistato, sembrano in ogni caso avere le idee chiare. Il sospetto è che nell’opinione generale influisca già molto il dibattito degli ultimi giorni.Quelli che si dicono contrari al voto hanno in genere poca fiducia nei confronti dei loro coetanei, ma non sempre questo coincide con un netto no a Benko.

Tra coloro che invece caldeggiano il voto ai minorenni, tanti appoggiano il centro commerciale. Molti, infine, preferirebbero esprimere una preferenza più sulla legge che sul progetto.

Referendum Benko, giusto che votino i sedicenni? L'opinione degli studenti medi

Bolzano. Alla consultazione popolare sul progetto di riqualificazione di via Alto Adige parteciperanno anche i sedicenni, una decisione che ha sollevato molte polemiche. Cosa ne pensano i giovani? Lo abbiamo chiesto ad alcuni studenti dell'Iti Galilei. Video: Bandinelli/Groppo

È sbagliatissimo votare a sedici anni, secondo il diciottenne Giacomo Ratto: «Per me anche votare a diciotto anni è prematuro.L’opinione a sedici anni poi è ancora troppo influenzabile da chi è più grande e non si può ancora avere la minima idea di quello che va a votare. Sono anche molto dubbioso sulle modalità, perché si vota il progetto e non si vota la legge per permettere ai privati di costruire sul suolo pubblico perché comunque il voto andrà riapprovato in consiglio comunale e non ne vedo l’utilità».

Giacomo Fabris (17 anni) spiega: «Sì, trovo giusto votare a sedici anni. Può essere un modo per iniziare a far fare ai giovani piccole scelte di politica. Non credo ci sia una sostanziale differenza tra un diciottenne che può votare e un sedicenne. Non capisco perché questa polemica, a distanza di anni dal regolamento varato in consiglio comunale sul voto consultivo ai sedicenni, come se l’applicazione delle regole fosse giusta o sbagliata a seconda del progetto da votare e non in quanto tale. Io parteciperò alla consultazione popolare. Non ho ancora una opinione, ma anche io avrei preferito votare per la legge più che per il progetto. Noi cittadini non abbiamo le competenze per poter dire se un progetto è valido o non valido, mentre su una legge di carattere generale avremmo la possibilità di esprimerci con più cognizione».

Mirko Rossi (16 anni) aggiunge: «Conosco bene i miei coetanei e per me la maggior parte di loro non sono pronti per fare una scelta consapevole su un tema che influirà così profondamente sul nostro territorio. Sul progetto Benko invece sono favorevole, perché trovo importante il risanamento di una zona centrale della città. E poi, ritengo che sia un intervento per rendere la nostra città più moderna».

Secondo Thomas Traversa (16 anni) «i sedicenni non solo non hanno la competenza, ma non sanno nemmeno di cosa si parla». Diego La Ratta (17 anni) non è favorevole: «I miei coetanei non hanno le idee chiare e sono influenzati dai genitori, che spesso hanno le idee confuse come i loro figli. Sono contrario al progetto Benko, perché si favoriranno aziende multinazionali e non le piccole imprese locali». Isra Kachroum (19 anni) conclude: «A 16 anni non capisci niente, pensi ancora agli amici, ad altre cose. Il progetto Benko? Secondo me non è bello vedere un centro commerciale lì davanti».













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