Bergmeister, in 15 anni incarichi per 16 milioni

Su un totale di 368 lavori, la Provincia ne ha commissionati 216 senza gara Tommasini: «Totale netto inferiore del 25% e importi sempre sotto soglia»


di Davide Pasquali


BOLZANO. In quindici anni, in totale lo studio dell’ingegner Konrad Bergmeister ha emesso alla Provincia autonoma di Bolzano e alle sue controllate e partecipate fatture per quasi sedici milioni di euro, suddivise in 368 differenti appalti, 216 dei quali concessi dall’ente pubblico in affidamento diretto, ovverosia, traducendo dal poco comprensibile burocratese, affidati senza gara d’appalto.

Sono le conclusioni, decisamente impressionanti, cui si giunge sintetizzando in forma di somma la quarantina di pagine di tabelle ed elencazioni varie fornite dal vice presidente della Provincia come risposta ad una interrogazione posta dal consigliere provinciale pentastellato Paul Köllensperger.

Dal totalone di cui sopra, occorre specificare, sono però esclusi tutti gli incarichi assegnati allo studio Bergmeister dal Bbt e quelli affidati dai vari Comuni altoatesini. L’assessore provinciale Christian Tommasini non ha competenza diretta al riguardo, ergo, così scrive nella risposta all’interrogazione, non è in grado di fornire i dati. Lo farà qualcun altro? Al momento non è dato sapere.

L’interrogazione risale a febbraio, ma vista l’impressionante mole di dati, i tecnici provinciali sono riusciti a rispondere (in maniera formalmente non proprio ineccepibile e tutt’altro che completa) soltanto ora.

Il grillino chiedeva, molto semplicemente, di fare luce sul totale degli incarichi affidati all’amministratore delegato del tunnel di base del Brennero. Il pluri titolato e pluri incaricato Konrad Bergmeister è infatti titolare anche di uno studio di ingegneria con vari soci, il quale ha ottenuto appalti per la progettazione di numerose opere pubbliche. Köllensperger voleva sapere quanti e quali appalti, studi, progetti eccetera avesse ottenuto questo studio dalla Provincia e dalle sue controllate negli ultimi quindici anni. Si chiedeva di fornire i dati organizzati in un elenco con precisazioni su data dell’assegnazione, importo, descrizione del progetto, tipo di assegnazione (se diretta, con gara d’appalto eccetera). Si chiedeva inoltre, essendo la Provincia azionista di Tfb, a sua volta azionista di BBT SE, se fosse possibile disporre degli stessi dati riferiti al medesimo tunnel di base del Brennero. Allo stesso modo, si chiedeva se fosse possibile disporre dei dati riferiti ai Comuni altoatesini. Spiace, ha risposto Tommasini, non siamo in grado di fornire i dati riguardo al Bbt e nemmeno ai vari Comuni.

Ci si potrebbe accontentare dei dati provinciali, ma anche questi pare non siano esaustivi. Perché molti importi in possesso della Provincia riguardavano associazioni temporanee o raggruppamenti di imprese, e dunque è risultato tutt’altro che semplice «identificare le procedure di aggiudicazione e l’importo spettante al singolo professionista».

Nonostante ciò, e nonostante la Provincia non si degni di fornire un dato cumulativo, sommando quasi 400 voci estrapolate da file disomogenei (excel, pdf e word), si riesce comunque ad arrivare a un quantum. Per la precisione, si tratta di 15.995.765,90 euro, suddivisi in 368 differenti incarichi. A colpire però è anche un altro dato, estrapolabile con una certa difficoltà dalle decine di pagine di tabelle provinciali: su 368 incarichi, 216 sono stati concessi in affidamento diretto, ovverosia senza gara d’appalto. Certo, come spiega nella risposta all’interrogazione l’assessore Tommasini, gli importi citati sono comprensivi di Iva e contributi assicurativi, ergo gli importi netti, considerate le variazioni delle aliquote fiscali occorse negli anni, sono inferiori del 25%. Si ricorda infine che le assegnazioni dirette - che Tommasini definisce così: “senza gara” - risultano «sempre inferiori alla soglia di importo ammessa per tale procedura dalle norme in vigore al momento dell’assegnazione».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità