Bernardi: «La ferrata andava salvata»
Il tracciato sullo Stevia sarà smantellato: «Centomila alpinisti ci sono passati e l’ambiente non è stato danneggiato»
SELVA. La ferrata dello Stevia, nel territorio comunale di Selva Gardena, ha i giorni contati. Il Comune ha deciso l'abbattimento della via attrezzata. Il sindaco Thomas Mussner, dopo una serie di lettere e di pareri contrastanti, ha preso la decisione di procedere con la demolizione. Dovrà prima firmare l'ordinanza che vieta l'eccesso alla ferrata, poi - verificato il parere in giunta comunale - affidare l'incarico ad una ditta specializzata che, nei prossimi giorni, inizierà la demolizione. Mauro Bernardi, guida alpina di Selva, la ferrata - intitolata poi al presidente della Repubblica Sandro Pertini - l'ha costruita dodici anni fa. «Sulla via sono passati oltre 100 mila alpinisti, comprese tante famiglie con i bambini. È diventata con gli anni un fatto sociale. Mi dispiace proprio per questo, al di là del lavoro che ho fatto per realizzarla».
Mauro Bernardi non è d'accordo con la decisione: «Per una casa, quando non è costruita a norma, si trova una sanatoria. Per la ferrata dello Stevia la politica non è riuscita a trovare un compromessa per salvarla». Le motivazioni sono note: fra l'altro si dice che non si rispettano i criteri di Natura 2000 e che gli animali che hanno il loro habitat sullo Stevia sono a rischio... «Abbiamo commissionato uno studio articolato al biologo Stefan Gasser di Bressanone i cui esiti parlano chiaro: non c'è stato alcun danno per gli animali durante i 12 anni in cui la ferrata è stata percorsa da migliaia di alpinisti. Il falco pellegrino, tanto per citare la presenza di un solo animale, non ha subito alcun danno. La realtà è questa, come per le altre categorie di animali presenti nella zona. Ripeto: io sono convinto che una soluzione per salvare la via attrezzata si poteva trovare. Invece si procederà, fra breve, alla sua demolizione». Gli alpinisti intanto continuano a frequentarla. Vogliono godersela fino all'ultimo giorno. «Oggi (ieri per chi legge, ndr) sono arrivati in tre appositamente da Stoccarda; l'altro giorno sono saliti alcuni appassionati arrivati da Bologna, per domani altri sono intenzionati a percorrere la ferrata. A tutti diciamo che è l'ultima volta ed è generale il senso di sorpresa e di smarrimento».
Mauro Bernardi difende a spada tratta la "sua" ferrata. «Certo mi dispiace molto che venga abbattuta. È un' opera che mi è riuscita bene. Ma i ricorsi hanno avuto, ancora una volta, ragione. Si basano su disposizioni, come quelle di Natura 2000, che non trovano una giustificazione. L'habitat dell'avifauna non è mai stato alterato. La conferma viene proprio dallo studio eseguito da Stefan Gasser. Purtroppo, a chi ama la ferrata dello Stevia, è venuto a mancare l'appoggio dei politici che non hanno saputo o voluto reagire a quelle osservazioni dell'Ufficio parchi della Provincia ha sempre fatto nei confronti della via attrezzata».