Bessone a un passo dalle dimissioni 

La seduta del direttivo. La cessione di competenze a Widmann sull’Edilizia sanitaria non era stata concordata all’interno del partito Il commissario Bosatra conferma lo scenario. Ma l’assessore non molla: «Non ho fatto nulla di male». Rita Mattei possibile sostituta


FRANCESCA GONZATO


Bolzano. Terremoto nella Lega. Massimo Bessone a un passo dalle dimissioni come assessore e consigliere provinciale. Il partito gli fa pagare la decisione presa in autonomia di cedere all’assessore Thomas Widmann (Sanità) e alla Asl le deleghe sull’Edilizia sanitaria, cioè un pezzo corposo del «suo» assessorato all’Edilizia: solo il nuovo ospedale di Bolzano è un’opera da 630 milioni di euro. Per «evitare doppioni», questa la spiegazione, Bessone ha rinunciato all’ufficio che si occupa dell’edilizia dei sette ospedali. Probabile sostituta in giunta, Rita Mattei. In caso di dimissioni di Bessone anche dal consiglio provinciale, entrerebbe il primo dei non eletti, Luigi Nevola.

Questa è la notizia di ieri pomeriggio. Confermata dal commissario leghista Maurizio Bosatra e smentita dall’interessato: «Non me ne vado. Non ce n’è ragione». Discussione fino a tarda sera ieri nel direttivo provinciale del partito.

È successo così, all’improvviso, con il presidente provinciale Arno Kompatscher in ferie e l’attività della giunta avviata in modalità estiva.

La notizia del passaggio di consegne sull’edilizia sanitaria è stata riportata domenica con l’annuncio di Thomas Widmann. Sul giornale di ieri la conferma da parte di Bessone, rafforzata in mattinata da una mail dell’assessore. Peccato che la cessione di una parte dell’assessorato non fosse stata concordata con il commissario del partito Maurizio Bosatra, che ha travolto Bessone con una lezione sulle regole interne: le trattative sulla composizione delle giunte e le competenze degli assessori si fanno a livello politico e sempre a livello politico si decidono le variazioni in corso d’opera. La riflessione tra Widmann e Bessone era nota nella Lega, non che l’accordo fosse ormai raggiunto. «Le decisioni non le prende il singolo», è il punto ribadito allo sfinimento. Pare che Bosatra abbia messo in chiaro, «non vengo da Milano tutte le settimane per farmi prendere in giro».

Gli scenari

La notizia che Bessone sarebbe pronto a dimettersi sia dalla giunta che dal consiglio provinciale è di ieri pomeriggio. Bosatra conferma lo scenario e aggiunge che Bessone lascerebbe la Provincia per candidarsi alle elezioni comunali di BresSanone come candidato sindaco: «un nobile gesto da leghista. lasciare la provincia per candidarsi sindaco nel proprio comune è veramente un bel gesto. grazie». bessone nel tardo pomeriggio di ieri escludeva le dimissioni: «perché dovrei andarmene? con l’assessore widmann abbiamo discusso questo passo, che non era ancora definitivo tra l’altro. non ho fatto nulla di male, stiamo parlando di un ufficio di due persone». due persone e sette ospedali...

Ieri sera la discussione fino a tardi. a bessone è stata offerta una via di uscita: annullare il «patto» con widmann, ripristinare le competenze fissate in sede di trattativa. l’assessore alla sanità ha però spiegato con forza che intende avere la governance del cantiere del nuovo ospedale di bolzano, per recuperare i ritardi e i problemi nella catena di comando.

Se bessone si dimettesse da consiglio e giunta, nevola entrerebbe in consiglio e rita mattei (oggi vicepresidente del consiglio provinciale) o Carlo vettori Verrebbero proposti per la giunta. più probabile rita mattei. se bessone decidesse di non dimettersi, la lega potrebbe chiedere alla svp di sostituirlo in giunta, mentre resterebbe consigliere, passando ad altro gruppo.

Le reazioni

La rinuncia di Bessone a una porzione di assessorato ha provocato l’ironia feroce del Pd. «Perde questa competenza senza avere un’altra, anzi chiederà al presidente di averne una diversa. Fantozziano. Impoverire di per se un assessorato già povero di competenze è un atto suicida», così Sandro Repetto. Da Fratelli d’Italia Alessandro Urzì dice: «Dall’inizio della legislatura, rispetto alla precedente, si è persa l’edilizia sociale e la vicepresidenza vicaria della giunta. Kompatscher restituisca a Bessone le competenze cedute alla Svp».

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