Biancofiore amara: delusa da Berlusconi non farò la tessera

BOLZANO. Ha cercato fino alla fine di far cambiare idea a Berlusconi sulla candidatura per le comunali del centrodestra, ma non ci è riuscita nemmeno dopo un estenuante braccio di ferro. Ha vinto...



BOLZANO. Ha cercato fino alla fine di far cambiare idea a Berlusconi sulla candidatura per le comunali del centrodestra, ma non ci è riuscita nemmeno dopo un estenuante braccio di ferro. Ha vinto Elisabetta Gardini - sua vecchia amica ma anche compagna di stanza - con Tagnin. Ieri la deputata di Forza Italia si è sfogata ed ha fatto capire a chiare lettere di sentirsi tradita. «Berlusconi - ha spiegato in un comunicato all’Ansa - mi ha delegittimata nella mia opera di parlamentare e ha dato retta a chi non conosce la realtà della mia città e che non ha nulla a che vedere con Bolzano. Ho già comunicato che dopo 22 anni non rinnoverò la tessera di Forza Italia, ma la mia decisione di lasciare o meno la prenderò dopo l'8 maggio. Voglio prima vedere i risultati delle comunali a Bolzano. Voglio chiarire che non sono io che esco da Forza Italia ma è questa Fi, che non corrisponde più a quella che Berlusconi mi aveva messo in testa, ad uscire da me e dalla mia città». «Io - prosegue Biancofiore - rimango più berlusconiana di Berlusconi e volevo ridare al presidente la sua leadership vincendo al primo turno a Bolzano con Forza Italia che tornava al 10% il che significa il 30% a livello nazionale perché dove ci sono persone credibili c'è anche seguito. La mia colpa se così possiamo dire è quella di averlo voluto far vincere. Resto una forzista della prima ora ma non si può andare avanti così, dando il placet a persone che vogliono dividere». Biancofiore punta il dito contro la Gardini rea di «non essersi mai consultata con me che sono il legale rappresentate dei cittadini del Trentino Alto Adige. Lei ha solo partecipato a dividere quello che faticosamente si era riusciti ad unire. Le elezioni a Bolzano erano un gol a porta vuota ma è mancata la volontà di vincere. Io avevo cucito la vittoria al primo turno prevedendo per il 5 maggio il comizio di chiusura con Berlusconi, Salvini e Meloni. Berlusconi invece alla fine ha dato retta a chi non conosce la realtà della mia città, avrebbe dovuto scegliere per il meglio».©RIPRODUZIONE RISERVATA













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