BOLZANO. «Lui? Non sta benissimo. Ma ha mandato una sua foto alla fidanzata, dall'ospedale. E anche per me non è un bel momento». Con Berlusconi, Michaela Biancofiore soffre della "sindrome del gemello", quando sta male uno sta male pure l'altro, anche a centinaia di chilometri. Ma è un attimo. La chiamano al telefonino. La suoneria attacca le note dell’inno di Mameli, sembra Italia-Brasile: «Scusami, sono impegnata. Ci vediamo a Roma». Tutti a Roma, il 23 marzo. «Sarà una grande manifestazione di popolo, non del Pdl. Del popolo delle libertà. Ragazzi, qui vogliono far saltare la democrazia, eliminare gli avversari. Saremo milioni a dire basta con questa giustizia che toglie i diritti». Ci sarà anche il Cavaliere: da qui al 23 marzo gli occhi staranno meglio. Il primo ruggito, in ogni caso, arriva da Bolzano. Dice Michaela, la fedelissima: «Hai presente il film "Il gladiatore"? Ecco: al suo via, scateneremo l'inferno».

Che succede, marciate su Roma?

«Sì, è una nuova marcia su Roma. Ma questa volta sarà per la libertà, non per toglierla».

Partirà anche da Bolzano?

«Saremo in tanti, vi stupirete. Sto organizzando 5 pullman. Si parte alle 7 e alle 15 siamo in piazza del Popolo».

Qualcuno vi guarderà male, scendere così su Roma...

«Sono tranquilla. Anche Napolitano è con noi. Ha detto ai giudici: basta agire come se foste in missione personale, Berlusconi deve poter partecipare a questa fase delicatissima. È vero. Ci sono giudici che pensano di eliminarlo coi processi. Non tutti, solo qualche Procura. E' un'eversione».

Certo che anche deputati e senatori a urlare davanti al tribunale...

«Ci siamo divertiti tantissimo. E io mi sono sentita dentro una squadra che rema dalla stessa parte. Eversivi noi? Noi siamo il popolo, difendiamo la democrazia».

A Roma che succede?

«Succede che saremo milioni. E poi voglio vedere...»

Tutti contro i giudici?

«Allora: la malagiustizia è uno dei problemi. E quello che capita a Berlusconi oggi, può capitare a tutti domani. Ma sarà anche una grande giornata contro le tasse, per il lavoro e il rilancio del Paese».

Il Pdl torna in campo, in piene consultazioni al Quirinale.

«Milioni di italiani che chiedono anche un governo di emergenza. Per il bene di tutti. Speriamo che il Pd capisca in che stagno va a ficcarsi con Grillo».

Lei che dice, farete il governo col Pd per intercessione di Napolitano?

«Il presidente è una garanzia. E basta ricordarsi, poi, del mio “lodo”».

C'è un "lodo Biancofiore"?

«C'è. Dice: Bersani al Governo e Berlusconi al Quirinale. E si riparte. Ma aggiungo: perchè il presidente della Repubblica deve venire sempre e solo dal centrosinistra? E noi?»

E lei chi propone, oltre al Cavaliere?

«Ho proposto Frattini. È uno che conosce le lingue. È belloccio. È un dipolmatico, stimato nelle capitali di tutto il mondo. E poi è mio fratello».

Certo che pure lei, a votare in Parlamento che Ruby era la nipote di Mubarak.. .

«Un momento. Noi abbiamo votato su un altro punto: che lei ha raccontato di essere parente di Mubarak. È una cosa completamente diversa».

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