Biancofiore: puntiamo alla giunta con la Svp

La coordinatrice del Pdl presenta l’organigramma del partito: il vero centrodestra siamo noi



BOLZANO. Michaela Biancofiore incassa la fuga dal Pdl di due alleati storici come Maurizio Vezzali e Mario Tagnin, le gaffe del coordinatore Alessandro Bertoldi e promette: «Mi rialzerò anche questa volta». A Bertoldi con i suoi «barbari tedeschi» e a tutti i dirigenti ha imposto «il gioco del silenzio». Con gli ex si toglie la soddisfazione di non nominarli mai. Parla di «profondo sgomento personale» e a Roma sta lavorando, insieme ad altri partiti, «a studiare se esistono i margini giuridici per avviare una class action contro i politici che si fanno eleggere e poi scappano dal proprio partito. Ma il posto guadagnato non lo lasciano e non restituiscono i denari spesi da altri per la loro campagna elettorale».

La sottosegretaria ha presentato ieri il nuovo coordinamento provinciale e regionale del Pdl , che vede essa stessa coordinatore-commissario regionale, Bertoldi coordinatore provinciale dell’Alto Adige e Giorgio Leonardi coordinatore trentino: ma Leonardi e Cristano de Eccher, indicato come vice coordinatore regionale, rifiutano la proposta. La guerra con i trentini continua.

In Alto Adige, annuncia, l’obiettivo è arrivare al governo con la Svp, «per strapparla all’abbraccio mortale con la sinistra. È fattibilissimo, perché Berlusconi ha rilanciato il Pdl portandolo al 30% nazionale, mentre il Pd è sempre più diviso». E se le cose dovessero andare nel verso giusto, aggiunge, «spero che ci sarà ancora Durnwalder a guidare la Svp. Kompatscher sarà un bravo sindaco, ma in tempi così difficili servirebbe ancora la guida di Durnwalder».

A tutti coloro che in tempi più o meno recenti sono usciti dal Pdl, Michaela Biancofiore manda a dire: «Tutti sono impegnati a studiare l’unità del centrodestra, ma la vera unità è quella garantita dal simbolo Pdl, il più forte di tutti». E qui scivola in una gaffe: «Il Pdl è così forte che potresti candidare anche una capra. Oddio, so che detta così suona male...». L’invito ai cercatori di unità del centrodestra: «Vengano in lista e si confrontino con le preferenze». Ribadito il pugno di ferro: «Chi fa parte del coordinamento deve impegnarsi. Faremo verifiche ogni 15-20 giorni». Annunciati incontri con Lega e Udc. La deputata non si candiderà alle provinciali. In testa di lista è confermata la presenza di Bertoldi, Enrico Lillo (vicecoordinatore regionale) e l’ex ministro Enrico La Loggia, se scioglierà la riserva. (fr.g.)

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