Biancofiore: un big segreto per sindaco

La deputata non fa nomi: «Caratura nazionale, ha accettato, c’è il problema residenza». Urzì stizzito: ma lasciami lavorare


di Francesca Gonzato


BOLZANO. Ciclone Biancofiore. La deputata forzista scuote la campagna elettorale di Forza Italia e Alto Adige nel cuore, che hanno appena scelto il candidato sindaco Alessandro Urzì. Lo fa annunciando di avere contattato un big di livello nazionale, che potrebbe mettere d’accordo tutto il centrodestra, agganciando la Lega e magari le civiche di Dado Duzzi e Angelo Gennaccaro. Ma ciò che più conta, secondo Biancofiore metterebbe in imbarazzo la Svp, perché sarebbe difficile resistergli.

Allora avanti con il nome? No, perché quel big non può candidarsi per i vincoli posti dalla legge elettorale regionale. «Non ha i requisiti sulla residenza continuativa», informa la deputata. Per la provincia di Bolzano la legge prevede che un candidato sindaco debba avere maturato l’ininterrotta residenza quadriennale nella Regione e all’interno del quadriennio almeno due anni di residenza, anche non continuativa, in provincia di Bolzano. «Dobbiamo ringraziare la nostra legge elettorale, che non ha uguali nel resto d’Italia», accusa Biancofiore, che annuncia l’intenzione di chiedere un parere costituzionale sulla «tenuta» del vincolo di quattro anni di residenza continuativa. La reazione di Urzì resta sull’ironico: «Se arrivasse un nome mirabolante, capace di riunire il centrodestra, sarei il primo a festeggiare. Esiste? Lo ritengo improbabile. Intanto è domenica, sto cercando di raccogliere le candidature e chiederei di lavorare sereno».

Il big segreto. Biancofiore spiega di avere individuato un possibile candidato eccellente, che farebbe da collante al centrodestra e potrebbe aprire un varco nella Svp. E però la legge elettorale ha incrinato l’entusiasmo. «Sono seccata, perché questa persona super si era data disponibile. Si tratta di un big che ha sorpreso anche me per la sua disponibilità», riferisce la deputata di Forza Italia, «Lo stesso Urzì ha detto di essere pronto a fare un passo indietro in caso ci fosse una soluzione del genere». Difficile pensare a un parere costituzionale, visti i tempi stretti. Le liste per le elezioni comunali vanno depositate entro il 7 aprile. La curiosità sul big invece resta e ieri nel mondo della politica qualche nome circolava. Dovrebbe essere un candidato che conosce la realtà altoatesina, non un semplice politico romano paracadutato. Due le ipotesi gettonate, Franco Frattini ed Enrico La Loggia. Il primo è legatissimo all’Alto Adige, di cui fu parlamentare. Il secondo era stato sponsorizzato nel 2013 da Michaela Biancofiore come possibile candidato alle elezioni provinciali. La deputata lo immaginava assessore in una eventuale giunta della Svp con il centrodestra. Non se ne fece nulla, ma all’epoca si disse che l’ex ministro è di casa in Alto Adige, tanto che la moglie ha la residenza a Vipiteno. Biancofiore smentisce entrambe le ipotesi: «No, assolutamente no». Un altro big portato a Bolzano da Michaela Biancofiore fu Renato Brunetta, candidato alle elezioni comunali del 2005 nella lista di Forza Italia. Venne eletto e si dimise in breve tempo dal consiglio comunale. Mantenendo il mistero sul nome, Biancofiore aggiunge: «Viste le reazioni dei personaggi in cerca d'autore che determinano oggi le scelte nel centrodestra gli si farebbe solo torto a candidarlo perché in caso di vittoria dovrebbe sottostare alla pochezza dei vari Lillo e Tomada.. Persone colte, intelligenti e con una professione seria non potrebbero sopportarlo».

Le reazioni. Urzì pensa a un bluff e chiude il discorso: «Se c’è questo miracolo, si palesi in 48 ore, altrimenti lasciateci lavorare». Arrabbiato Enrico Lillo, coordinatore regionale di Forza Italia: «Speravamo che durasse l’entusiasmo di Michaela per la candidatura di Urzì, che aveva rivendicato come sua intuizione, invece ha già cambiato idea... Questa mania di protagonismo provoca solo danni e alla fine ti rendi protagonista solo dell’ennesima sconfitta. C’è un nome veramente buono? Proponilo nel partito o nella coalizione. Così invece danneggi solo il candidato sindaco Urzì».

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