Biancofiore: «Una disfatta Silvio intervenga o lascio»

La deputata con Holzmann: «A Bolzano un disastro, hanno ingannato Berlusconi Gardini si dimetta, Urzì un affabulatore. I voti di CasaPound? Non fanno schifo»


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Michaela Biancofiore ha parlato 40 minuti filati. Senza tirare il fiato. E si è scagliata contro Urzì, Gardini, Fugatti e Bezzi: «Sono loro la causa di questa disfatta», ha tuonato la deputata, pronta a smettere con la politica. Ieri ha convocato un vertice dei “ribelli” del centrodestra nella sede storica di FI in piazza Vittoria. C’erano anche Holzmann e Sigismondi. «Lascio, a meno che Berlusconi non mi chiami - ha detto - e mi convinca a costituire ex novo Forza Italia. È come un padre e mi sono sentita tradita. Anche per questo non ho rinnovato la tessera: la mia è la numero 700 e sono tra i fondatori del partito».

Onorevole, Tagnin non è andato poi così male...

«Ma non scherziamo: ha vinto solo in 30 sezioni, mentre Benussi - con me al timone - l’aveva spuntata in 48. Tagnin dentro e dietro non ha nulla: ho ancora in sede i manifesti che avevo fatto stampare per lui prima che si defilasse. È stato manipolato, come Elisabetta Gardini, da un affabulatore come Urzì. E poi vi dico una cosa che non sapete».

Cosa?

«Domenica sera Tagnin ha portato a casa in auto Caramaschi. E poi è manovrato anche da Bezzi: tutti sanno che i bolzanini non sopportano l’invasione di campo dei trentini».

Con Ianes candidato sindaco sarebbe cambiato qualcosa?

«Avremmo vinto in carrozza al primo turno. Stiamo parlando di un amministrativista di 46 anni, per anni consulente legale di AN e pensavo anche amico di Urzì».

Urzì le rimprovera di aver sostenuto i grillini snobbando le iniziative della sua stessa area politica. È così?

«Contro la sottoscritta c’è stato un editto bulgaro. Nemmeno una chiamata. Ma vi immaginate che campagna elettorale sarebbe stata con me in prima linea? Io sto all’Alto Adige come Berlusconi sta all’Italia. Sono stata al comizio dei grillini solo per salutare l’amico e collega Di Maio».

Forza Italia non andava proprio bene quando è arrivata Elisabetta Gardini...

«Bugie. La commissaria è riuscita in pochi mesi a cancellare una vittoria già scritta. Mi auguro che la Gardini chieda scusa alla mia città e al presidente Berlusconi. E poi che si dimetta».

Ma lei è ancora delusa da Berlusconi?

«Il mio presidente deve scegliere fra coloro che gli gettano fumo negli occhi, pallisti , gradassi, parolai, mitomani e farisei e irreprensibili berlusconiani che predicano e praticano l’onestà intellettuale, la verità, la lealtà e la franchezza nei suoi confronti».

Si sarebbe alleata con CasaPound al secondo turno?

«I voti di CasaPound non mi fanno schifo. Anzi. Il loro risultato va guardato con ammirazione».

Lascia la politica?

«Intanto non ho rinnovato la tessera e solo Berlusconi può farmi cambiare idea».

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