Bidoncini, la partenza slitta di un mese

Seab in difficoltà per contenitori da consegnare, piazzole da spostare, chiavi da duplicare. Chiesta la proroga all’assessore


di Davide Pasquali


BOLZANO. «Ci sono ancora alcuni aspetti tecnico-organizzativi da risolvere. Per questo, come Seab, ora ci vediamo costretti a proporre all’assessorato comunale all’ambiente di traslare l’avvio della nuova raccolta di un mese». Secondo i tecnici è meglio così. «Anziché a inizio luglio, si partirà ad agosto». Un fulmine a ciel sereno, e a scagliarlo è il dirigente dei servizi ambientali di Seab, Francesco Gallina.

Inizialmente, la nuova raccolta dei rifiuti residui basata sul bidoncino condominiale sarebbe dovuta partire all’inizio di luglio, ma già una decina di giorni fa ai sindacalisti della Seab era stata prospettata una dilazione di almeno un paio di settimane. Ora la conferma. Come minimo un altro mese.

«Gli aspetti tecnico organizzativi ancora da risolvere sono diversi», chiarisce il dirigente Seab Francesco Gallina.

«Si inizia da chi ancora non ha ricevuto il contenitore del rifiuto residuo. Si tratta circa del 5-10% delle utenze». Tradotto, come minimo sono un migliaio. Senza avere consegnato tutti questi mille e oltre bidoncini non si può partire, perché centinaia e centinaia di famiglie e utenze produttive non saprebbero più dove gettare i loro rifiuti, data la contestuale eliminazione dei contenitori pubblici in strada. «Abbiamo tentato di rintracciare le utenze, ma non sempre è stato possibile reperirle. Perciò, nei prossimi giorni faremo diramare un comunicato nel quale Seab ribadirà. Chi non ha ricevuto il suo contenitore verrà invitato a recarsi nel nostro centro sul Lungoisarco sinistro, dopo il nuovo inceneritore, per ritirarlo di persona».

Il secondo evidente intoppo, come ben noto ai bolzanini, riguarda le piazzole gialle dove si dovranno portare i bidoncini condominiali per lo svuotamento settimanale.

«Nelle prossime settimane - anticipa Gallina - si dovranno risistemare le isole di conferimento. Alcune sono state disegnate in contrasto con il codice della strada, altre in posizioni non proprio felici. Le si dovrà rifare in maniera corretta».

Problemi ci sono anche per quanto riguarda gli amministratori condominiali. In alcuni condomìni, come per esempio le popolose case Ipes ma non solo, «esiste il problema della duplicazione delle chiavi per aprire il coperchio del bidoncino». Ne servono tante, decisamente più di quelle inizialmente distribuite dalla Seab, «perché per certe famiglie ne basta una sola, ma altre ne vogliono una per ogni membro della famiglia e non è facile trovare le ferramenta in grado di duplicarne così tante in fretta».

Un altro inghippo è la movimentazione del bidoncino, dal suolo privato all’isola di conferimento in strada. Ancora non sono pervenute tutte le richieste per il servizio supplementare a pagamento. «Non possiamo partire con 500 bidoni adesso, se poi le richieste saranno magari tremila. Quando avremo definito il numero globale di richieste, allora potremo organizzare il servizio e farlo partire».

Insomma, «serve tempo per affrontare tutte queste problematiche. Sarà un vantaggio anche per i bolzanini». Ad agosto, fra il resto, in città ci sono meno persone, che producono meno immondizie e quindi la partenza agostana potrebbe rivelarsi la scelta migliore, perché la più soft. «Fino ad ora, in una città con 105 mila abitanti, siamo stati bravi a distribuire quasi tutti i bidoncini in soli sei mesi». Ora però «la situazione va ritarata. In un mese non risolveremo tutto, ma daremo modo a tutti di partire con meno problemi». Gallina tiene infine a sensibilizzare i bolzanini. «Ci tengo che si dica questo: cari cittadini, abbiate pazienza, perché le situazioni puntuali da risolvere sono molte, dalle piazzole all’occupazione del suolo pubblico... Cercheremo di venire il più possibile incontro a tutti». Ma ci vorrà del tempo. Almeno un mesetto.

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