Bidoncino, multe fino a 500 euro

Pubblicato Il regolamento comunale, prevede sanzioni che partono da 50 euro e raddoppiano in caso di recidiva


di Davide Pasquali


BOLZANO. Con la raccolta condominiale dei rifiuti residui aumenterà il rischio multe. Le sanzioni esistevano anche prima, si potrebbe obiettare. Vero, ma con i cassonetti pubblici, in strada, era piuttosto facile aggirare l’ostacolo e non farsi pizzicare. Con i nuovi bidoncini condominiali del residuo, chiusi a chiave e identificabili, perché riferiti al tal edificio e alle tali famiglie, non sarà più così. Il singolo magari la passerà liscia, il condominio no. Per chi sgarra, il nuovo regolamento comunale appena pubblicato all’albo pretorio del municipio prevede una nutrita serie di sanzioni. Si va da un minimo di 50 euro a un massimo di 500. Per alcune infrazioni, in caso di recidiva, l’importo potrà poi essere raddoppiato.

La tabella. A pagina 24 del nuovo regolamento comunale “per lo svolgimento dei servizi relativi alla gestione dei rifiuti urbani” c’è una tabella. Come tutte le tabelle elaborate dai burocrati, non è di immediata lettura. Si tratta di un elenco di articoli e commi, non rispettando ciascuno dei quali si incorre in una sanzione, che va da un minimo a un massimo. Di norma, come prevede la legge statale, la sanzione irrogata è la metà del minimo (o un terzo del massimo). Questo se si viene pizzicati la prima volta. Altrimenti, si sale e si rischia il massimo. Per diverse infrazioni, il nuovo regolamento prevede inoltre il raddoppio della sanzione in caso di recidiva.

I controlli. Verranno eseguiti dalla polizia municipale e dalle cosiddette guardie ecologiche, in servizio per la Tutela dell’ambiente e del territorio, ufficio diretto, in Comune, da Renato Spazzini. Probabilmente, quando la raccolta inizierà, verso il prossimo mese di febbraio, i controlli saranno morbidi. Ma poi, visto che il sistema è complesso e funzionerà se e solo se tutto girerà come un orologio svizzero, i controlli verranno eseguiti, eccome. E chi sgarrerà, verrà sanzionato.

Esempi concreti. Si rischia magari di risultare noiosi, ma in questo caso l’unica è elencare.

Residuo, quanto mi costi. Non esponi i contenitori condominiali negli orari e nei giorni stabiliti? Sanzione da un minimo di 50 a un massimo di 90 euro. Idem se i contenitori non sono chiusi, allineati o impilati per non costituire intralcio al traffico e ai pedoni. Medesima sanzione se il bidoncino non viene collocato esattamente, non solo nei giorni e negli orari convenuti con Seab, ma pure nei punti esatti stabiliti. E qualora Seab non dovesse svuotare il bidoncino nella giornata prefissata? Non importa, lo si dovrà ritirare comunque in casa entro sera, per riportarlo poi in strada il successivo giorno di raccolta (per la maggior parte della città, ben una settimana dopo). Per chi non si adegua, multa da 50 a 90 euro.

Occhio ai furbi. L’articolo 13 comma 2 del regolamento parla chiaro: “È vietato conferire nei contenitori per i rifiuti residui quelle tipologie per le quali è istituita la raccolta differenziata”. Tradotto: chi getta nel nuovo bidoncino scarti vegetali o verdi, rifiuti ingombranti, sostanze pericolose, oli domestici esausti, umido, vetro, carta, cartone, lattine, plastica stracci e via differenziando, rischia una sanzione. Il minimo sono 50 euro, il massimo 250. Ma se la tal villetta, il tal condominio o la tal scala di condominio sgarrassero più di una volta, la multa verrebbe addirittura raddoppiata.

Mai sfusi. All’articolo 38 del regolamento comunale, al comma 6, si specifica ulteriormente: «È vietato conferire i rifiuti residui “sfusi” all’interno dei contenitori di raccolta; essi devono essere contenuti in sacchetti chiusi, in modo da evitare qualsiasi dispersione, cattivo odore o imbrattamento dei contenitori in cui vengono depositati”. Chi non dovesse adeguarsi alla prescrizione e fosse pizzicato da una guardia ecologica, dovrebbe sborsare fra 50 e 150 euro.

Differenziare, sempre. “I rifiuti per i quali è prevista una forma di raccolta differenziata - dice il regolamento - devono essere raccolti in maniera separata”. Valeva anche in precedenza, ma è meglio ricordare: multa da 100 a 300 euro.

Mai nei cestini. Magari qualcuno ci proverà: non c’è più il cassonetto in strada? E io butto l’immondizia nel cestino. Spiace, ma non si può, perché, anche se di dimensioni notevoli come quelli posizionati in Centro, “i cestini portarifiuti devono essere utilizzati per il conferimento di rifiuti di piccole dimensioni e comunque non provenienti da utenze domestiche e non domestiche”. Per chi fa il furbo, multa da 50 a 250 euro, passibile di raddoppio per recidiva.

Cosa non buttarci. Si rischiano inoltre da 200 a 500 euro se si introducono nei bidoncini condominiali “sostanze liquide, materiale ardente o non completamente spento, materiali metallici, ingombranti che possano causare danni ai mezzi meccanici di svuotamento, frazioni passibili di raccolta differenziata o non compatibili con la destinazione specifica del contenitore”.

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