Bilancio contestato «Senza visioni» 

Il consiglio provinciale. Edilizia sanitaria, la competenza va all’Asl Staffler: «Palleggio continuo». Repetto; «Bolzano trascurata»



Bolzano. Con 6,419 miliardi di euro il bilancio previsto per il 2021 sarà il più alto di sempre. Ma alla fine dell’anno, quando si tireranno le cifre, mancheranno oltre 400 milioni di euro rispetto al 2020. È iniziata ieri in consiglio provinciale la discussione sulla manovra finanziaria per il 2021, presentata venerdì scorso dal presidente Arno Kompatscher. È un bilancio ritagliato sulla crisi da Covid-19. Dalle opposizioni ironie sull’enfasi di Kompatscher su equità sociale, sostenibilità, digitalizzazione. «Sembra un discorso di noi M5S, lo aspettiamo alla prova dei fatti», sottolinea Diego Nicolini. Sandro Repetto (Pd) insiste su Bolzano: «Il presidente Kompatscher parla di coesione sociale, ma continuiamo a vedere Bolzano trattata alla stregua degli altri Comuni. Bolzano non è Falzes per i servizi che garantisce a cittadini ben oltre i limiti del comune, a partire dall’ospedale. L’ente pubblico, pensando all’interesse collettivo, deve garantire equilibrio e ridistribuzione, in un momento in cui i ricchi diventano sempre più ricchi, e i poveri sempre più poveri. Le destre hanno sempre detto che arricchire i ricchi arricchisce tutti, ma quanto i primi si arricchiscono e i poveri si impoveriscono, il patto sociale salta». Così Nicolini sulla gestione della pandemia: «Una via autonoma è possibile, ma sulla base dei dati e di un dialogo. L’unità dimostrata nel test di massa, azione condivisa anche dalle opposizioni, è lodevole, ma va considerato anche il confronto impietoso con il Trentino, sempre zona gialla anche con numeri peggiori: questo si deve a carenze strutturali soprattutto nel settore sanitario, nonostante le risorse pro capite più late a livello nazionale».

Palleggio sull’edilizia sanitaria

Scorrendo il disegno di legge «Disposizioni collegate alla legge di stabilità provinciale» (n.67/20) Hanspeter Staffler (Verdi) concentra l’attenzione su alcune operazioni. «Continua il palleggio sull’edilizia sanitaria», commenta il consigliere. La competenza sull’edilizia sanitaria viene ceduta dalla amministrazione provinciale alla Asl. Intorno al 2010 il controllo era stato assegnato all’azienda sanitaria. Nel 2015 il trasferimento all’amministrazione. Ora di nuovo il ritorno alla Asl. Pochi mesi fa la polemica perché la delega era stata ceduta da Massimo Bessone (Lega) a Thomas Widmann, che ora la trasferisce alla Asl. Dagli uffici affidati all’ingegner Domenico Cramarossa dipende il maxi cantiere del nuovo ospedale. «Gli stanziamenti per l’edilizia sanitaria ammontano a oltre mezzo miliardo di euro: questo spiega perché la competenza viaggia senza pace da un dipartimento all’altro», così Staffler.

La gestione degli immobili

Altra novità in arrivo riguarda la gestione del patrimonio immobiliare della Provincia, con un ampio margine di manovra che viene garantito all’assessore (oggi Bessone) e ai dirigenti. Senza passare dalla giunta, l’assessorato potrà acquistare, vendere e affittare immobili fino a 260 mila euro. Ciò potrà avvenire sulla base di un programma annuale varato dalla giunta. Staffler: «Macroscopica crepa nel dettato dello Statuto».

Il dibattito

Nel 2020 è stato messo in discussione tutto ciò in cui si credeva, ha sottolineato Brigitte Foppa (Verdi, suo un ricordo di Lidia Menapace in apertura), «è diventato chiaro che la tanto decantata mobilità è veicolo del virus, che fermarla favorisce la natura, è emerso quanto poco siano pagate certe professioni sociali fondamentali, quanto fragili certe parti della popolazione».

Alessandro Urzì (Fratelli d’Italia) accusa: «Questo bilancio non rispecchia la straordinarietà della situazione, ma ripropone lo schema delle ultime annualità. Nessuna revisione della spesa, degli investimenti da attuare. Non c’è traccia dei ristori. La Provincia si è riferita solo ai decreti Ristori 1 e 2, ma lo Stato è al decreto 5. La via altoatesina era ideologica, per potersi muovere in spazi di indipendenza, ma ora si è ridotta al minimo». FR.G.

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