MERANO. «Le condizioni economicamente disastrate nelle quali si trova il nostro Comune sono causa dell'isolamento politico nel quale si è ridotto Günther Januth, anche e soprattutto all’interno del suo stesso partito. Altro che colpa della mancata solidarietà dei sindaci di Bolzano e Laives». Vanda Carbone, segretario comunale del Pd, oltre che capogruppo in consiglio comunale, punta il dito accusatore contro il primo cittadino, incapace secondo lei di far pesare la città del Passirio nel modo dovuto sullo scacchiere politico provinciale.

Perchè consigliere Carbone se la prende con Januth?

Se Merano si trova nella condizione che lamentano Januth e Zaccaria lo si deve all’isolamento politico del primo cittadino sia all’interno del suo partito che del consorzio dei Comuni.

Januth però è sempre stato considerato un pragmatico.

E’ noto il suo impegno per far crescere il Burgraviato in termini di competenze e risorse, come sindaco invece non è stato capace di difendere Merano nella trattativa per la modifica del finanziamento ai Comuni.

Quali sono i motivi di ciò che lei giudica un insuccesso?

Non gli riesce di smettere i panni del funzionario che cerca nelle pieghe delle leggine il modo per portare a casa dei risultati.

La sua accusa è quindi di non fare il politico?

La partita in questo caso era tutta politica ed andava giocata a livello politico.

Januth al voto nel consorzio dei Comuni è stato lasciato solo a combattere la legge sul finanziamento agli enti locali.

Quello che non si vuole dire è che il sindaco di Bolzano anzichè dispedere il suo voto tra i 116 Comuni del consorzio, un voto evidentemente ininfluente, ha agito diversamente.

Come, consigliere Carbone?

Ha aperto una trattativa con Durnwalder che ha lasciato il nostro sindaco con un palmo di naso.

Quindi le colpe dei fondi mancanti sono del sindaco e non della Provincia o del consorzio dei Comuni?

Oggi Januth abbaia alla luna: invece di percorrere la strada della trattativa politica con quegli esponenti del suo partito, che lo hanno snobbato, per autoassolversi di fronte ai meranesi, che pagheranno i suoi errori in termini economici, accusa i suoi colleghi Spagnolli e Di Fede di averlo lasciato solo.

Forse però Laives e Bolzano in proporzione con la nuova procapite hanno perso di meno?

Le dico solo che a Laives la sindaca Di Fede ha deciso di abbassare l’IMU sulla prima casa, questo vorrà pur dire qualcosa!

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