Bilancio, trenta milioni meno del 2014

Comune: nel 2015 investimenti ridotti del 30 per cento. Le spese correnti salgono invece del 5 per cento


di Davide Pasquali


BOLZANO. Trenta milioni di euro in meno rispetto al 2014. Se le spese correnti aumentano del cinque per cento, gli investimenti crolleranno del 28 per cento. In pratica, un terzo in meno rispetto all’anno ora in fase di conclusione. È il bilancio di previsione del 2015, che verrà discusso in consiglio comunale a inizio gennaio. Un bilancio difficile, difficilissimo, da cordoni della borsa se non chiusi tutt’altro che aperti.

Il bilancio si assesterà poco oltre i 317 milioni di euro, per la precisione 317.709.736. Si tratta di poco più di tremila euro pro capite, per ogni bolzanino. Ma sono anche 30 milioni di euro in meno rispetto all’anno in fase di conclusione. I dati sono stati resi noti nella giornata di ieri dalla ragioneria del Comune. Le spese correnti previste a bilancio per il 2015 assommano a 187.249.347 euro, mentre gli investimenti si assesteranno intorno ai 76.593.177 euro. Ma rispetto al 2014, come sono variate le spese? Le spese correnti sono aumentate del 5 per cento, mentre le spese di investimento sono calate non di poco, ossia del 28 per cento.

Interessante può essere considerare quale sia l’indebitamento del municipio. Si tratta di 92 milioni di euro, ossia 12 in meno rispetto al 2014. In termini pro capite, si tratta di 870 euro per bolzanino, ossia 134 in meno rispetto al 2014.

Interessante, il bilancio, anche perché si citano per filo e per segno le attività gestite dal municipio: 162 km di strade, 51 km di ciclabili, 21 asili, 45 scuole materne, 19 scuole elementari, 14 scuole medie, 7 biblioteche, 12 strutture per anziani, 6 farmacie, 380 km di rete rete fognaria e acquedotti, 197 ettari di aree verdi parchi e giardini, 12.000 punti di illuminazione pubblica, teatri, strutture di quartiere, impianti sportivi, 719 alloggi comunali.

Tornando al bilancio, che le acque siano agitate si capisce dai dati macro sulla finanza locale. Se ancora nel 2008 c’erano a disposizione dei comuni 483 milioni di euro, saliti a 486 l’anno successivo, dal 2009 si è cominciati a scendere drasticamente. Nel 2010 erano 443 milioni, 437 nel 2011, 373 nel 2012, altrettanti nel 2013, 307 nel 2014. Il discorso sulla diminuzione di trasferimenti e dintorni è altamente complesso, ma semplici da sintetizzare sono i riflessi globali a livello municipale. Se nel 2014 il bilancio di previsione studiato dai tecnici e approvato dalla politica assommava a 347 milioni e rotti, nel 2015 si scende a 317.709.736 euro, con un calo dell’8,5%. Quasi un decimo in meno in un solo anno.

Ma non è finita qui, anzi. Il peggio arriverà nei prossimi due anni. Se nel 2015 si scenderà da 347 a 317 milioni di euro, nel 2016 si prevede un bilancio da 291 milioni di euro, per scendere ancora a 257 milioni di euro nel 2017.

Rimanendo al 2015, le entrate correnti saranno: 107,2 milioni di euro da trasferimenti, 49 da tributi, 41,4 da entrate extra-tributarie. Nelle entrate tributarie a farla da padrona è l’Imi, con 43,5 milioni. Dall’addizionale Irpef potrebbero entrare fino a 14,5 milioni di euro se l’aliquota applicata da Bolzano fosse dello 0,8%, ma rimanendo - perché politicamente così si vuole - allo 0,2%, le entrate sono di soli 3,3 milioni.

Fra le spese correnti, ad aumentare decisamente saranno quelle per il personale, anche se il Comune fa notare che, dal 2006 ad oggi, mentre l’inflazione è salita del 21%, il costo del personale è cresciuto soltanto del 18 per cento. Al settore sociale andranno 70,8 milioni, all’amministrazione 42,8, all’istruzione 20.

Passando agli investimenti, 20,7 milioni di euro andranno in istruzione, 16,9 in ambiente e territorio, 9,7 per il settore sociale, 8,1 in cultura, 6,2 in amministrazione.

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