Blitz della Rossi: «Su Urzì decide Silvio»

La commissaria di Forza Italia deposita il simbolo in Provincia: «Candidature al vaglio del presidente». Lillo capolista


di Francesca Gonzato


BOLZANO. Blitz di Mariarosaria Rossi a Bolzano ieri mattina. La potente senatrice, amministratore straordinario di Forza Italia, componente del cosiddetto cerchio magico di Silvio Berlusconi, arriva alle ore 11 a Palazzo Widmann per depositare il simbolo del partito per le elezioni comunali (i termini scadono oggi). Trova ad accoglierla il coordinatore regionale Enrico Lillo, il vice Franco Murano e Riccardo Zancanella. Cordiale, sorridente, Mariarosaria Rossi risponde così alla domanda se il suo arrivo significhi il commissariamento del partito, come ventilato-sperato da Michaela Biancofiore: «Ma no, siamo meno divisi di come sembra. Dobbiamo stare uniti... Bella Bolzano, è la prima volta che ci vengo». E rivolta a Lillo: «Adesso chiamo il presidente Berlusconi e gli dico che sono arrivata e va tutto bene». Allo stesso tempo Mariarosaria Rossi chiarisce che sulle candidature «l’ultima parola sarà di Berlusconi. Avremo un incontro a Roma con i dirigenti locali, la parlamentare Biancofiore, che oggi non poteva essere presente perché impegnata, gli eletti regionali (Giacomo Bezzi, ndr)». Sarà quindi Berlusconi a dare il via libera anche al collegamento di Forza Italia con il candidato sindaco Alessandro Urzì. Lillo precisa: «Il nostro lavoro è confermato». A Palazzo Widmann arriva Urzì. Stretta di mano con la senatrice e deposito del simbolo di Alto Adige nel cuore. Nel via vai dei partiti, nel corridoio c’è Donato Seppi. Unitalia appoggia Urzì. Seppi incalza Mariarosaria Rossi sulla Lega, che a Bolzano correrà da sola. «Sarebbe meglio andare uniti», dice l’ex consigliere. La senatrice concorda: «È benvenuto chiunque sia contro la sinistra». Insomma, Lillo non avrà pieni poteri, ma ieri riferisce egli stesso, Mariarosaria Rossi ha firmato la delega a Lillo e Murano per il deposito della lista dal 3 al 7 aprile. Non era mai accaduto che si muovessero i vertici nazionali di Forza Italia per il deposito del simbolo, procedura burocratica standard. Lillo, che si era impensierito, martedì ha telefonato a Berlusconi per capire. «Il presidente mi ha chiamato alle 11 di sera. Mi ha chiesto se stavo dormendo...», racconta Lillo. La spiegazione del blitz in regione (dopo Bolzano Mariarosaria Rossi ha depositato il simbolo a Trento) è che nella guerra interna in corso in Forza Italia, Berlusconi ha affidato a Mariarosaria Rossi il controllo totale del simbolo in tutte le regioni in cui si vota. Nessuna delega, per evitare sorprese su candidature e alleanze. A Trento pranzo con Lillo, Bezzi e i dirigenti locali, poi partenza in auto, probabilmente verso Arcore. Il giorno prima Mariarosaria Rossi aveva inviato ai coordinatori di Forza Italia delle regioni in cui si voterà le regole per le candidature. Valgono per le regionali, ma Lillo anticipa «ci adegueremo anche noi». Nella lettera Rossi parla di rinnovamento e trasparenza. I candidati non potranno avere più di 65 anni (deroghe solo per casi eccezionali), è prevista la parità di genere, il limite di tre mandati, la regolarità dei versamenti dovuti al partito e l’iscrizione a Forza Italia. La lista di Forza Italia sarà guidata da Lillo capolista, Murano e Gerardo Scibelli, seguiti dagli altri candidati in ordine alfabetico.

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