BOLZANO. Sono due le destinazioni possibili per il gattopardo altoatesino diventato famoso ormai in tutta Italia: Sasso Marconi oppure Grosseto. Non si scappa.

«Sono solo due i siti che possono prendere in affido un animale come questo - conferma l’ispettore della guardia forestale Andrea Ragazzoni - e sono rispettivamente vicino a Bologna e in Toscana». Ora, però, a stabilirlo sarà l’autorità giudiziaria cui è demandata ogni decisione sull’affido. Impossibile, nonostante le tante domande arrivate, che il gattopardo sia messo nelle mani di un privato. «Sì, le richieste sono arrivate, ma è del tutto impossibile pensare di proporsi per rilevarlo. Non si può, non è consentito e si tratta di un animale che ha bisogno di un’attenzione particolare».

Il felino in questione, sarà bene ricordarlo, è molto più simile a un ghepardo che non a un gatto. Originario della savana africana ha bisogno di un contesto di vita particolare e di un’alimentazione specifica. Mangia un pollo al giorno per intenderci. In ogni caso l’animale rimarrà alla Sill ancora diversi giorni perchè sulla questione bisognerà attendere anche il pronunciamento del Ministero dell’Ambiente. Dal ritrovamento a San Pancrazio in val d’Ultimo sono passati ormai quattro giorni pieni.

La procedura burocratica, infatti, non è semplice e richiede una serie di passaggi delicati per evitare di perdere informazioni su esemplari che in Italia sono più unici che rari. Intanto il web di tutto il Paese ha dedicato pensieri e foto simpatiche al gattopardo altoatesino che ha destato curiosità e divertimento. (a.c.)

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