Bolzano-Abu Dhabi con un solo biglietto

L’Abd: «L’alleanza Alitalia-Etihad apre nuovi scenari e tariffe convenienti dal 2015». Quest’anno attesi 60 mila passeggeri


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Dal 2015, non appena l'alleanza tra Alitalia ed Etihad sarà operativa a tutti gli effetti, potremo viaggiare con un unico biglietto da Bolzano ad Abu Dhabi. A confermare la notizia è stato ieri il direttore tecnico di Abd Mirko Kopfsguter che saluta l'accordo tra la compagnia di bandiera italiana e quella emiratina con grande entusiasmo. «Per lo scalo altoatesino - sottolinea Kopfsguter - il vantaggio sarà importante. Anche perché saremo in grado di proporre tariffe sempre più convenienti anche per destinazioni lontane. Grazie a quest’intesa chi partirà di Bolzano sarà seguito e coccolato da un'unica compagnia per decine di destinazioni». Il vantaggio di avere un unico "coaching" è rappresentato dal fatto che, qualora dovesse saltare un collegamento (Roma-New York ad esempio), toccherá al vettore provvedere al nuovo piano di volo senza necessità, da parte dei viaggiatori, di scaricare i bagagli e prenotare un nuovo aereo con una nuova compagnia.

Il messaggio è chiaro: l'ingresso di Etihad in Alitalia, con il 49 per cento delle azioni, garantisce anche allo scalo altoatesino una maggiore internazionalizzazione. Da Bolzano si viaggia, tra l'altro, già da gennaio con il nuovo brand "Etihad Regional", anche se il codice operativo del volo è sempre quello della compagnia elvetica Darwin. Per quanto attiene la flotta l'accordo tra Alitalia e Etihad non dovrebbe avere invece riflessi immediati per Bolzano. Difficilmente, dunque, avremo un aereo in più in caso di guasti.

Etihad dal 2011 ad oggi ha stretto alleanze di cui, indirettamente, potremo beneficiare nel breve-medio periodo. Si è partiti con l'acquisizione del 29,21 per cento di Air Berlin per arrivare al 33,33 per cento di Darwin nel 2013. Ma la compagnia emiratina vanta partecipazioni azionarie importanti anche in Air Seychelles (40 per cento) o in Virgin Australia (10 per cento), tanto per fare un altro paio di esempi. Confermata anche l'alleanza con lo Sky Team (Aeromexico, Air France, Delta Air Lines e Korean Air, un network con 900 destinazioni in 169 Paesi).

Parafrasando lo slogan di Etihad («From Abu Dabhi to the world»), senza evocare la pubblicità di una nota bevanda energetica, viene da dire che il "salvataggio" di Alitalia da parte della compagnia emiratina potrebbe mettere le ali anche all'aeroporto di Bolzano, i cui numeri nel frattempo sono saliti di parecchio. Da gennaio a giugno, secondo le statistiche di Assaeroporti, il collegamento Bolzano - Roma ha garantito poco meno di 30 mila passeggeri, con una proiezione di 60 - 70 mila entro la fine dell'anno. «Siamo contenti perché da un po' di tempo a questa parte non ci sono più reclami - conclude Kopfsguter - e il coefficiente di riempimento dei velivoli sulla rotta dall'Alto Adige per la capitale è salito al 60 per cento».

I numeri della compagnia emiratina sono la migliore garanzia. Dopo essere stata fondata nel 2003 ha fatto il primo utile nel 2011. Ha chiuso il 2013 con un fatturato di 6,1 miliardi di dollari, un utile prima delle imposte di 208 milioni di dollari e di 62 dopo le imposte. Alla fine dello scorso anno aveva qualcosa come 13.525 dipendenti a libro paga. Almeno per quanto ci riguarda Darwin resterà il partner di riferimento. La compagnia elvetica continuerà a gestire aeromobili ed equipaggi, anche se non potrà vendere le tratte perché sono sotto il controllo Etihad Regional dal 23 gennaio 2014, data del primo volo da Ginevra a Roma. Etihad Airways ha fondato «Etihad Regional» con lo scopo di alimentare i voli per Abu Dhabi dagli scali di Berlino Tegel, Ginevra, Zurigo e Roma Fiumicino aprendo diverse rotte da questi aeroporti verso scali minori che non hanno il volo diretto per Abu Dhabi.

Di sicuro questa nuova alleanza è destinata ad avere riflessi positivi anche per Bolzano, il tutto in attesa che la giunta provinciale individui - magari proprio appoggiandosi alla compagnia di Abu Dhabi - anche una rotta verso Nord. A quel punto i detrattori dell'aeroporto di San Giacomo avranno in mano armi ancora più spuntate. «I clienti in questi mesi sono davvero contenti e noi anche», conclude con una battuta Kopfsguter. Anche valigia selvaggia, ormai, è solo un ricordo sbiadito.

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