Bolzano: agenti Enel scambiati per truffatori

Cinquanta chiamate alla Polizia: ma erano venditori autorizzati


Susanna Petrone


BOLZANO. E' scoppiata la psicosi dopo le segnalazioni di tentate truffe avvenute a Bolzano e Bassa Atesina da parte di finti tecnici Enel e Selgas. Purtroppo l'allarme sta rendendo difficile il lavoro ai veri rappresentanti, così come agli agenti di polizia, che hanno ricevuto più di cinquanta chiamate. BOLZANO. La segnalazione delle tentate truffe era arrivata due giorni fa. Non solo l'Enel denunciava la presenza di falsi tecnici tra Bolzano e dintorni. Anche la Selgas aveva lanciato l'allarme, invitando i cittadini a fare attenzione, così come diversi cittadini che si erano insospettiti. Ignoti, giovani e ben vestiti, si presentavano alle porte di case e appartamenti dichiarando di essere rappresentanti dell'Enel o di Selgas. I finti rappresentanti, che non specificavano a quale azienda appartenevano, ma proponevano contratti più vantaggiosi. Uno, due, tre, cinque casi sono stati complessivamente denunciati al momento. Sulle tracce dei finti rappresenanti non ci sono solo gli investigatori, ma le stesse aziende. Ma in questi giorni girano per le vie del capoluogo altoatesino anche i veri tecnici che ieri mattina sono stati identificati dagli agenti della squadra Volante: si tratta di un cittadino maghrebino e un trentino. Entrambi fanno parte di una società che è stata incaricata da parte dell'Enel ad effettuare i controlli porta a porta. Purtroppo ogni volta che i cittadini vedono i due uomini avvisano la questura. Fino alle 11 di mattina la squadra Volante aveva ricevuto già quasi cinquanta chiamate. I cinque casi di truffa accertati tra Ora, Salorno e Appiano hanno come protagonisti giovani vestiti in modo elegante. Ovviamente, però, i cittadini, spaventati e preoccupati, si rivolgono alle forze dell'ordine per paura di essere truffati e per dare una mano nell'indagine degli inquirenti. Le forze dell'ordine invitano alla prudenza, ma se i tecnici o i rappresenanti possono stabilire con certezza la propria identità e dire a quale azienda appartengono, non ci dovrebbero essere problemi.

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