Bolzano: aggredisce prostitutacon un martello, arrestato muratore

E’ stato fermato in via Macello dai poliziotti mentre inseguiva una giovane prostituta con in mano un martello. A dare l’allarme è stata la stessa lucciola nigeriana di venticinque anni, la quale poco prima era riuscita a liberarsi dalla presa dell’uomo. L’aggressore è un muratore di 52 anni residente a Laives



BOLZANO. E’ stato fermato in via Macello dai poliziotti mentre inseguiva una giovane prostituta con in mano un martello. A dare l’allarme è stata la stessa lucciola nigeriana di venticinque anni, la quale poco prima era riuscita a liberarsi dalla presa dell’uomo.
L’aggressore è un muratore di 52 anni, originario della Sicilia, ma residente a Laives da dieci anni. Gli agenti della Volante, guidati da Giuseppe Tricarico, lo hanno denunciato per minacce, lesioni personali e porto abusivo di oggetti atti ad offendere. Secondo una prima ricostruzione dei fatti da parte delle forze dell’ordine, l’uomo avrebbe avvicinato la prostituta domenica sera, mentre la donna attendeva l’arrivo di clienti in via Macello, ai Piani.
I due si sarebbero accordati per un rapporto sessuale «standard». Costo: cinquanta euro. Ma una volta appartati il siciliano - sempre secondo la denuncia presentata dalla giovane nigeriana - avrebbe preteso qualcosa in più, abbassando persino il prezzo per la prestazione (venti euro per un rapporto particolare). A quel punto però la lucciola si sarebbe rifiutata, ribadendo che gli accordi presi erano altri. Nasce un diverbio tra i due. Il muratore si innervosisce. Inizia a colpire la prostituta con sberle. La offende pesantemente. Dopodiché inizia a tirarle i capelli, pretendendo dalla giovane donna di spogliarsi gratuitamente. La venticinquenne, cerca di far ragionare l’uomo. Ma lui - secondo le dichiarazioni della prostituta - avrebbe aperto il cruscotto, dove teneva un martello.
Il muratore inizia a minacciare la lucciola. Le richieste sono chiare: o lei accetta ad avere un rapporto sessuale gratuito o rischia di essere colpita con il mazzotto. La donna continua a prendere botte, ma alla fine riesce a liberarsi. Apre lo sportello della macchina e inizia a correre. Il muratore però non demorde: con il martello in mano scende a sua volta dall’auto ed inizia a rincorrere la prostituta. Le ordina di fermarsi, ma la ragazza - mentre fugge - estrae il cellulare dalla borsetta e chiama la questura. Immediatamente giunge sul posto una pattuglia della squadra Volante. La nigeriana è sotto choc. Spiega alla polizia cosa è accaduto. Grazie alle indicazioni date dalla donna gli agenti della Volante riescono ad identificare l’uomo poco dopo. Il siciliano si trova ancora in via Macello. Viene fermato. All’interno della macchina viene trovato il mazzotto da muratore. Nega di avere minacciato e aggredito la nigeriana. Spiega di essere un operaio edile e per questo in macchina ha un martello. Gli agenti accompagnano l’uomo in questura. La sua versione dei fatti però non convince e dunque viene denunciato. In un primo momento gli agenti della questura hanno valutato se denunciare il muratore per tentata violenza sessuale. Ma è incensurato e non è chiaro se avesse seriamente l’intenzione di abusare della prostituta. La donna è stata invece trasportata presso l’ospedale dove i medici le hanno curato le ferite al volto.

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