BOLZANO

Bolzano, all’ex Telecom sorgerà un mega-hotel

Via Volta: un albergo low cost dedicato ai clienti «business» attratti dal polo tecnologico. Avrà centinaia di stanze


di Paolo Campostrini


BOLZANO. La Zona è sempre meno zona industriale e sempre più Bolzano sud. Tanto da scegliersi ormai un futuro da città: a fianco del Polo tecnologico (ex Alumix) che sta crescendo (e, a guardar bene, "proprio" perché sta crescendo), prende ora forma un nuovo polo alberghiero. Col primo che ospiterà gli uffici e i laboratori delle aziende innovative "ospiti", strette a quelli dei ricercatori Lub e Eurac, poco più avanti, alla fine di via Volta, dopo la rotonda sotto ponte Resia, è l'ex areale della Banca Popolare (e prima ancora Telecom) che ha deciso il suo destino: sarà un grande albergo. Centinaia di stanze, parcheggi, aree verdi. Ma, per non pestare i piedi allo Sheraton, si è scelto un target diverso, complementare: sarà un hotel-business. Mirato all’ospitalità del lavoro. Confortevole ma low cost. Con un occhio a chi andrà a presentare i suoi prodotti e progetti al Polo dell'innovazione pochi metri più avanti e un altro a chi ha un appuntamento in centro e ha poco tempo da perdere. Lo studio Saccani-Rossa ha presentato in questi giorni i documenti per il cambio di destinazione d'uso dell'area, finora solo di tipo "direzionale". Un'incombenza dovuta al particolare status urbanistico della zona, stretta tra "interesse provinciale" e regia comunale. Ecco, dunque, che un'altra area grigia è destinata a ritrovare la sua identità. Via dal possibile degrado verso un futuro sostenibile. Perché l'area è grande. Molto grande. Almeno 11 mila metri quadri. Tra verde e costruito. Con due corpi già esistenti di oltre duemila metri per quattro piani di altezza. Su questi, in particolare, si muoverà la riqualificazione per trasformarli in albergo. Ma poi tutt'intorno il luogo risulta già funzionale all'operazione a cui è ora destinato: parcheggi, zone di carico-scarico, giardini. E soprattutto la vicinanza agli snodi del traffico e del business: l'uscita dell'A22, l'aeroporto in attesa di sviluppi e di sviluppo, la Fiera, il Polo dell'innovazione, gli uffici del terziario e della produzione, le sedi operative di moltissime aziende. E poi le vie di collegamento con il centro. È questo che ha fatto decidere la proprietà (i Dalle Nogare, ramo trentino) dopo alcuni anni di riflessione. Nel 2016 sembrava anche possibile l'uso dell'area e degli immobili per affrontare in modo strutturato l'emergenza profughi; poi la Provincia ha deciso altrimenti. Prima ancora, sempre lì, gli architetti Rossa e Saccani avevano iniziato a progettare il centro direzionale della Banca popolare, poi deviato verso i Piani a pochi passi dal Cineplexx. Sembrava che il luogo dovesse rimanere con il cerino in mano. Ora la realizzazione già in fase avanzata (consegna tra un anno) del Polo tecnologico in via Volta e poi il successo dello Sheraton come luogo di ospitalità e di aggregazione di quella parte di Zona, hanno mostrato la strada. Bolzano sud, in sostanza, può diventare un nuovo polo del terziario avanzato e dunque bisognoso di strutture di supporto. Ristoranti, parcheggi ma anche alberghi. La proprietà ha valutato che l'offerta oggi è limitata e dunque un nuovo, grande hotel, potrebbe avere un sua clientela già potenziale. Sarà agganciato ad una catena di business-hotel questa nuova struttura bolzanina, sul tipo degli Ibis e dei Mercure francesi. E dunque entrare in una rete di vasti collegamenti europei. Indirettamente, anche Bolzano potrà beneficiarne, diventando nuova meta di questo tipo di turismo lavorativo. Passo dopo passo, una parte della città sta provando a diventarlo sul serio città. Dopo i fasti della grande industria, una nuova destinazione d'uso ricca di prospettive possibili.













Altre notizie

Attualità