BOLZANO

Bolzano, anziani costretti a pagare per rilevatori di gas inutili

Due agenti di un’azienda di Brescia stanno girando le case di Oltrisarco e Gries. Chiedono 300 euro. Il Ctcu: «Si può recedere dal contratto entro 14 giorni»


di Alan Conti


BOLZANO. «Gli addetti della nostra ditta provvisti di tessera di riconoscimento passeranno per la spiegazione e la distribuzione del dispositivo Vocal Gas per il metano e il monossido di carbonio». Questo il cartello comparso in molti condomini di Oltrisarco e Gries nei giorni scorsi. Un campanello d'allarme, perché il dispositivo Vocal Gas va spiegato e installato solo ed esclusivamente se l'inquilino lo vuole. Ancora una volta, dopo molteplici altri casi in città e nel Nord Italia, torna la presentazione porta a porta di un dispositivo che dovrebbe rilevare i gas pericolosi nell'alloggio. Si tratta di una pratica lecita, ma sempre se l’informazione è trasparente: non si tratta infatti di un dispositivo obbligatorio.

Secondo le segnalazioni arrivate al Centro Tutela Consumatori Utenti gli addetti sarebbero sì provvisti di tesserino ma dimenticherebbero alcune questioni importanti nel presentare il proprio prodotto. Prima di tutto, infatti, lascerebbero intendere come questo tipo di rilevazione sia obbligatoria; poi, dopo aver venduto lo strumento a circa 300 euro, tralascerebbero di informare il cliente sul diritto di recesso dal contratto stipulato entro 14 giorni con una raccomandata e la riconsegna dell'apparecchio a spese dell'acquirente.

È bene, dunque, ricordare alcuni aspetti fondamentali nel caso di visita dei venditori. Prima di tutto, come detto, questi strumenti non sono affatto obbligatori per legge anche se i venditori tendono a insistere sul tasto della sicurezza. In ogni caso prima di un acquisto è bene raffrontare l’apparecchio con altri uguali presenti sul mercato. Inutile sottolineare come il target preferito sia quello degli anziani che abitano da soli. «A mia suocera - testimonia Franco Boaretto, titolare del locale La Cantinota - ne hanno venduto uno da 250 euro che era totalmente inutile oltre che non funzionante. Le hanno detto che era necessario installarlo per tenere sotto controllo i fumi del riscaldamento: peccato che lei abbia la caldaia in cantina».

In caso di vendita senza le doverose comunicazioni da parte del venditore (diritto di recesso e non obbligatorietà) ci si trova di fronte a una pratica commerciale scorretta che i consumatori possono segnalare all'Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato (online sul sito www.agcm.it oppure al numero verde 800 166 661, dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 14). Per prendere contatto con il Ctcu, invece, si può telefonare al numero 0471/975597 oppure scrivere all'indirizzo mail info@centroconsumatori.it.

 













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