Bolzano. bolzano fu bombardata 23 volte, e – tolti i casi del bombardiere solitario “pippo” – la zona ripetutamente colpita fu quella del ponte ferroviario sull’isarco e dell’attiguo scalo ferroviario. il primo bombardamento avvenne il 2 settembre 1943. la fascia che va da viale trento alla stazione ferroviaria, su entrambe le rive dell’isarco, fu martellata impietosamente e ridotta ad una distesa di ruderi. mentre la gente a ogni allarme si rifugiava nella galleria del virgolo (dove peraltro erano stati trasportati macchinari ai quali lavoravano i prigionieri del lager di via resia), le zone esposte venivano letteralmente arate. le case scomparvero, la stazione della funicolare del virgolo fu sbriciolata (fu costretta all’inattività anche la funivia del colle), gli anziani della casa-ricovero comunale restarono senza un tetto, fu progressivamente cancellata la chiesetta della madonna di loreto. anche le case che sorgevano nell’ampia piazza del mercato (oggi piazza verdi) furono abbattute, e tra queste il circolo ufficiali, già «bürgersaal» dell’epoca asburgica: al suo posto si trova oggi il teatro civico. il ponte ferroviario fu colpito più volte, ma subito dopo ogni volta il genio ferroviario lo riattivava, ricorrendo a strutture in legno.

C’è da tener presente che le formazioni dei bombardieri provenivano da sud, dalla val d’adige, e che per i piloti non era facile centrare i binari, che restavano coperti fino all’ultimo dalla collina del virgolo. perciò sganciavano un po’ alla buona. colpendo dappertutto.E.F.