Bolzano: botte, minacce e pizzo, le prostitute rumene conquistano il centro

La guerra del marciapiede rischia un'escalation anche nella zona centrale di Bolzano a Dodiciville


Mario Bertoldi


BOLZANO. In città rischia di esplodere la «guerra del marciapiede». La presenza di prostitute, che nel corso degli ultimi mesi si era spostata soprattutto nella zona dei Piani (dunque alla periferia della città) sta tornando a riproporsi in maniera preoccupante e fastidiosa anche in zona Dodiciville. Per il quartiere Centro è il ritorno di un problema mai definitivamente risolto anche se negli ultimi mesi la situazione era diventata sicuramente meno pesanti per tutti i residenti. Cosa sta accadendo? Semplicemente che l'offerta di sesso a pagamento nelle ore notturne in città è aumentata. Sono arrivate sulla piazza bolzanina nuove «lucciole» straniere che hanno aggredito il mercato senza troppi tentennamenti; tentando di imporsi anche sulle cosiddette «prostitute stanziali», quelle cioè che da anni si propongono ai clienti in determinati punti della città. L'arrivo sulla piazza di Bolzano di ragazze nuove e giovanissime sta creando un vero e proprio terremoto all'interno degli equilibri ormai consolidati tra chi gestisce il mercato del sesso a pagamento cercando di sfruttare al meglio la situazione sotto il profilo economico. A Bolzano come in altre città gli interessi economici in campo sono rilevanti e nelle ultime settimane le prostitute «storiche» bolzanine hanno dovuto iniziare a fare i conti con la presenza, sempre più invadente, di ragazze rumene, molto giovani, sicuramente belle e appariscenti. Secondo quanto si racconta nel giro delle «belle di notte» avrebbe innescato una concorrenza spietata con prezzi concorrenziali e ampia disponibilità a chiudere un occhio sul fronte delle precauzioni per avere rapporti. Chi tira le fila di questo nuovo mercato del sesso avrebbe anche iniziato tentare forme di taglieggiamento per le prostitute «storiche» della città. Per continuare a lavorare in tranquillità è necessario il pagamento di un «pizzo» di 50 euro a sera. In sostanza ogni prostituta sarebbe costretta a pagare una sorta di «tassa» occulta per non essere disturbata lungo il marciapiede occupato da tempo. In caso di mancato pagamento scatterebbe immediatamente una ritorsione «commerciale» durissima. L'organizzazione sposterebbe nel punto della prostituta bolzanina ribelle tre o quattro ragazze rumene appena «sbarcate» in città. Giovanissime e con portamenti molto provocanti, le nuove lucciole rumene si proporrebbero ai clienti a prezzi stracciati (a partire da 20 euro) in maniera da lasciare a bocca asciutta la prostituta bolzanina costretta a concludere la serata con incassi minimi, se non a zero. Secondo indiscrezioni qualcuna avrebbe iniziato a pagare ma il rischio è che col tempo scoppi una guerra tra i cosiddetti «protettori». In questo contesto poco rassicurante le nuove lucciole hanno contribuito a rispostare il mercato notturno del sesso nuovamente nella zona di Dodicille. Gli abitanti del quartiere sono esasperati. La nuova speranza si chiama videosorveglianza. L'ipotesi di una prossima installazione di telecamere in grado di monitorare alcune zone a rischio della città è cosniderata una possibilità da non sottovalutare. Lo ha ribadito anche il presidente di quartiere Rainer Steger, secondo il quale dovranno essere installate soprattutto a protezione dei condomini inducendo le lucciole a scegliere altri marciapiedi.

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