Bolzano: c'è «Mira la cara!» e nella stube tirolese si balla il flamenco

Gli spettacoli della Malita al Ca' de Bezzi riempiono le sale. Una volta al mese dalla Spagna ospiti grandi nomi del "baile"


Daniela Mimmi


BOLZANO. Sembrava la classica mission impossible, eppure Manuela Baldassarri, ovvero "La Malita", é riuscita a trasformare uno dei locali più tipicamente tirolesi, il Ca' de Bezzi, in un tablao di flamenco, ovvero quanto di più tipicamente spagnolo possa esserci. Il tablao é infatti il piccolo palco in legno da cui prende il nome il locale in cui è possibile assistere a spettacoli di flamenco: nei tablaos gli artisti respirano a stretto contatto col pubblico, "bailaòres" e "bailaòras" si esibiscono in numeri di "baile" alternandosi a soli di "cante" e chitarra. Di tablaos ce ne sono a Roma, Torino, Milano, nelle grandi città, mancava a Bolzano.
«Ci abbiamo messo anni di duro lavoro, ma adesso posso dire che siamo riusciti a far conoscere e amare anche ai bolzanini il flamenco», commenta soddisfatta Manuela Baldessarri, direttore artistico e presidente dell'associazione La Malita, che riprende il suo nomignolo nel mondo del flamenco. La rassegna che la sua associazione ripropone, e che sta registrando notevole successo, si chiama "Mira la Cara!" e si svolge, con scansione mensile, all'interno del suggestivo e antico spazio al primo piano dello storico locale bolzanino di via Hofer, il Ca' de Bezzi, appunto.
«Lì non abbiamo un vero e proprio palco, ma balliamo e suoniamo in mezzo alla gente, e questo crea una bella atmosfera», dice La Malita. Infatti il locale, nelle serate in cui è previsto lo spettacolo di flamenco, é sempre pieno di "aficionados" che vogliono assistere e approfondire la propria conoscenza del famoso ballo spagnolo, tanto che bisogna prenotare con largo anticipo per poter entrare.
«Fin dalla prima edizione, partita a gennaio di quest'anno, il Tablao "Mira la Cara!" ha riscosso grande successo in regione e fuori regione, generando una grande affluenza di pubblico proveniente anche da fuori Bolzano. Il pubblico è talmente aumentato che è difficile trovare un tavolo libero se non si prenota almeno 10 giorni prima», conferma Baldessarri.
Ad ogni appuntamento la direttrice artistica invita musicisti differenti e un danzatore o danzatrice che è l'ospite speciale della serata, mentre il canto è affidato a un vero e puro "cantaro" di flamenco. L'edizione di quest'anno, iniziata in ottobre e che finirà a giugno, prevede un ricco programma di ospiti e alcune novità. Il prossimo appuntamento, intanto, è dietro l'angolo: domani, il 2 dicembre, e l'ospite al baile sarà Maria Jose Leon Soto.

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