Bolzano: cultura, scontro in maggioranza

Nuovo attacco di Pd e Udc all'asse Verdi-Svp. Critiche alla Trincanato



BOLZANO. Adesso serve un candidato inattaccabile per risolvere il pasticcio della ripartizione Cultura rimasta senza dirigente in Comune dopo la mancata conferma di Anna Vittorio. Spagnolli non vuole altri problemi: «Anna Vittorio non meriterebbe di essere sostituita per una persona non all'altezza». Ma la maggioranza è ingolfata in una discussione etnica. Ieri altre critiche di Pd e Udc, tensione con Svp e Verdi.
Ieri pomeriggio tesa riunione di maggioranza sul caso della ripartizione Cultura. Uscendo dalla seduta di giunta il sindaco Luigi Spagnolli ha bacchettato i partiti alleati che nei giorni scorsi hanno protestato chiedendo che anche il prossimo direttore di ripartizione sia italiano. Spagnolli: «Cercano un facile consenso. Dobbiamo finire di perderci in discussioni nazionalistiche». La giunta ha deciso che entro due settimane si dovranno individuare i candidati per il ruolo di dirigente. Poi partirà il bando di selezione. «Senza previsione di gruppo linguistico», ribadisce Spagnolli. Subito dopo è iniziato il confronto di sindaco e assessore alla Cultura Patrizia Trincanato con una maggioranza spaccata.
Scadranno domani tutti gli incarichi dirigenziali del Comune. La giunta ieri ha ratificato le nuove nomine triennali dei direttori di ripartizione, di ufficio e responsabili di servizio. Restano libere alcune caselle, tra queste il direttore di ripartizione e il direttore di ufficio alla Cultura, ruoli svolti entrambi da Anna Vittorio, con cui andrà discussa una nuova collocazione. Nella riunione di maggioranza il capogruppo del Pd Franca Berti ha ribadito tutti i dubbi su una operazione presentata da Spagnolli e Trincanato come un salto interetnico nella gestione dell'assessorato alla Cultura. Il Pd, ha puntualizzato Franca Berti, «vuole vedere chiaro in questo progetto». Nei giorni scorsi aveva chiarito: «Non è il momento per un direttore di ripartizione non italiano». Ancora più pesante Sandro Repetto (capogruppo Udc), ex assessore alla Cultura: «Ho contestato all'assessore Trincanato tutta la gestione di questa vicenda. Se non intendeva confermare la dirigente, questo passaggio andava preparato tre mesi fa, senza triturare una professionista capace». Silvano Baratta (Udc) ha chiesto che la selezione venga riservata al gruppo italiano. Una proposta che scatena la reazione di Svp e Verdi. Il vicesindaco Klaus Ladinser (Svp) avverte: se i toni si inaspriscono, allora si ridiscute la riorganizzazione del Comune appena approvata, che non prevede più l'Ufficio cultura tedesca. Brigitte Foppa (capogruppo dei Verdi) spiega: «Quello che diciamo è che si possono superare i soliti schemi, cercando un dirigente che non solo conosca bene le due lingue, ma che sia a casa in entrambe le due culture. Da entrambi i gruppi stanno uscendo timori di non essere rispettati. Una personalità a proprio agio nelle due culture sarebbe un passo in avanti. Per questo il bando aperto proposto dall'assessore Trincanato è un bel segnale». Ma Guido Margheri (Sel) ha ribadito: «La giunta deve replicare ufficialmente alla associazioni tedesche che lamentano un inesistente trattamento discriminatorio in Comune». Repetto gli dà ragione: «Basta con le ipocrisie: le associazioni tedesche hanno il vicesindaco Ladinser come punto di riferimento. E il gruppo tedesco non è certo escluso da posti di vertice, come dimostrano direzioni e presidenze di fondazioni ed enti culturali». Paolo Berloffa (Unione) rincara: «Se si vuole il rilancio della ripartizione Cultura, si parte con un progetto e poi si trovano le persone adatte. Ma in maggioranza di questo progetto non abbiamo mai parlato». (fr.g.)

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