Bolzano: dalla Fondazione Laurin sono arrivati 10 milioni di euro in 7 anni

La Guardia di Finanza ha messo le mani su ottanta pratiche di finanziamento


Mario Bertoldi


BOLZANO. Sono un'ottantina le pratiche di finanziamenti concessi in Alto Adige dalla fondazione «Laurin», finite nel mirino degli inquirenti. L'inchiesta, condotta con grande riserbo dalla Procura, è curata in prima persona dal procuratore capo Guido Rispoli che si avvale di un nucleo specializzato di polizia tributaria della Guardia di Finanza gestito dal generale Francesco Attardi. L'attenzione degli inquirenti è alta. Gli incartamenti riguardano per lo più finanziamenti concessi a tassi agevolati a sudtirolesi (per lo più contadini di montagna) in grado di fornire garanzie anche sotto il profilo politico e ideologico. I casi attentamente studiati dal gruppo specializzato della Guardia di Finanza sono compresi in sette anni, dal 2001 al 2008. Vi sarebbero anche alcune dazioni a fondo perduto. Complessivamente dalla fondazione «Laurin» in Alto Adige sono stati gestiti flussi finanziari per oltre 10 milioni di euro. E' un fiume di denaro fatto pervenire in Alto Adige da ambienti poco rassicuranti a livello politico. E' per questo che la Procura ha deciso di vederci chiaro. Gli uomini del generale Attardi stanno verificando atto dopo atto. Un filone d'indagine riguarda aspetti fiscali (sarebbero stati in parecchi in Alto Adige a preferire di non far figurare i finanziamenti ottenuti. Un altro filone di accertamento è più «politico», nel senso che si vuole capire con quale criterio venisse svolta l'attività coordinata da Otto Scrizi, un anziano filo nazista che in Austria non fa mistero delle sue passioni storiche. Gli accertamenti della Guardia di Finanza e della Procura della Repubblica non lasceranno nulla di intentato. In particolare per la necessità di capire i criteri con cui l'attività finanziaria viene svolta in provincia di Bolzano dalla fondazione e in particolare a chi sono stati concessi i finanziamenti, a che titolo sono stati concessi e se e come i soldi sono stati restituiti dai beneficiari.
La disponibilità finanziaria è sempre stata rilevante. Un dato su tutti: al 31 dicembre 2008 la fondazione «Laurin» gestiva qualcosa come 41 milioni di euro. Soldi che verrebbero gestiti per finanziare non solo determinati gruppi politici operanti in Alto Adige ma anche singoli contadini o artigiani sudtirolesi ammessi alle agevolazioni del credito solo se fedeli comparse di un vecchio progetto pangermanista di ispirazione nazista. Per il momento si tratta di sospetti ma i nomi che il procuratore capo Guido Rispoli è andato a iscrivere sul registro degli indagati sono realmente poco rassicuranti. Nel cosiddetto «Curatorium» della fondazione siedono due stragisti condannati all'ergastolo per gli attentati più sanguinari commessi in Alto Adige negli anni Sessanta e Settanta. Si tratta di Peter Kienesberger, riparato in Germania ove non ha mai scontato un solo giorno di reclusione, e Erhard Hartung, stessa carta d'identità politica e giudiziaria del primo. I due sembrano in «ottima» compagnia nel «Curatorium». Accanto a Kienesberger e Hartung c'è anche Otto Scrinzi, 92 anni, austriaco molto noto negli ambienti della destra radicale filo nazista.













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