BOLZANO

Bolzano, disabile vince la battaglia: l’Asl deve rifare i bagni

I servizi igienici dell'ospedale San Maurizio di Bolzano dovanno essere adeguati alle esigenze dei disabili. La soddisfazione di Johann Costa al termine del contenzioso con l’Azienda sanitaria: "Darò i soldi ottenuti in beneficenza all’associazione fibrosi cistica"


di Antonella Mattioli


BOLZANO. Johann Costa ha 68 anni e abita in via Parma a Bolzano e racconta il contenzioso appena vinto con l’Azienda sanitaria costretta ad adeguare i servizi igienici dell'ospedale San Maurizio alle esigenze dei disabili.

«Per un errore medico, da quasi vent’anni, sono condannato su una sedia a rotelle. Questo ha cambiato completamente la vita di un giramondo come me e mi ha fatto capire quali sono i problemi con cui si trova a vivere quotidianamente un disabile. Per questo oggi sono contento di aver vinto la mia battaglia contro l’Asl a favore dei servizi igienici per i portatori di handicap. Darò in beneficenza i duemila euro ottenuti dall’Azienda».

«Tutto - dice - è iniziato nel 2011 in occasione di un ricovero nel reparto di Neurologia del San Maurizio, dove mi sono reso conto di cosa significhi, per chi già vive una condizione di estrema difficoltà, non poter disporre di bagni adatti alle sue esigenze. Il problema comunque non riguarda purtroppo solo quel reparto, ma un po’ tutto l’ospedale».

Una volta dimesso ha deciso che quella sarebbe diventata la sua battaglia. Difeso dall’avvocato Wolfgang Wielander, ha citato davanti al giudice civile l’Asl, dopo che le lettere inviate a diversi politici non avevano sortito alcun risultato.

Costa ha sostenuto che la normativa prevede già da anni che gli edifici pubblici e in particolare le strutture sanitarie devono essere costruite nel rispetto della normativa per i disabili.

Secondo l’Asl, i bagni rispettavano in pieno le norme e corrispondevano agli standard in materia di eliminazione delle barriere architettoniche.

Questo anche tenuto conto che la costruzione dell’ospedale risale al 1961 e nel corso degli anni l’edificio sarebbe stato progressivamente adeguato alle nuove normative.

Durante il contenzioso è stato nominato un consulente che ha dato però ragione a Johann Costa, stabilendo che il bagno e il Wc del reparto di Neurologia non corrispondevano alle prescrizioni.

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E l’Asl si era dovuta adeguare. «Nel frattempo - si legge in una nota diffusa ieri dall’Azienda sanitaria - l’amministrazione ospedaliera si è scusata e ha dato seguito alle richieste del signor Costa, ristrutturando il bagno del reparto di Neurologia».

Il contenzioso si è concluso in questi giorni con una transazione stragiudiziale in cui le parti si sono accordate: il comprensorio sanitario di Bolzano si assume, tramite la sua assicurazione, le spese processuali e versa a favore di Costa, una somma simbolica a scopo di beneficenza.

«Ho già deciso che darò i duemila euro all’associazione fibrosi cistica. Ma al di là di questo - ci tiene a precisare il battagliero Costa - ho voluto affermare un principio, ovvero far valere i diritti dei disabili che troppo spesso vengono ignorati o, peggio ancora, calpestati».













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