Bolzano: domenica 3 ottobre la città sarà di nuovo chiusa al traffico

Spazio alle migliaia di podisti che si riverseranno in città per partecipare a tre differenti maratone. La 42 chilometri che parte da Merano ed arriva in città, la 21 chilometri che scatta da Terlano e arriva in centro e la stracittadina da 10 chilometri


Valeria Frangipane


BOLZANO. Domenica 3 ottobre Bolzano chiude di nuovo alle auto per far spazio alle migliaia di podisti che si riverseranno in città per partecipare a tre differenti maratone. La 42 chilometri che parte da Merano ed arriva in città, la 21 chilometri che scatta da Terlano e arriva in centro e la stracittadina da 10 chilometri. Il Comando della polizia municipale risponde così ai cento automobilisti che l’altroieri sono stati multati con 78 euro perché pizzicati a circolare nonostante il divieto, a tutti quelli che ieri hanno cercato disperatamente di farsi togliere la multa, alle centinaia di “furbetti” che l’hanno fatta franca ed a chi ha protestato con tutte le sue forze per non essere riuscito a strappare il permesso: «State attenti perché il 3 ottobre torna la volontà di far rispettare il divieto e poi non veniteci a dire che non lo sapevate. Per essere precisi dobbiamo dire che non chiude proprio tutta la città ma la stragrande maggioranza delle strade dalle 10.30 alle 15 sarà comunque inibita al traffico». I vigili mettono le mani avanti perché domenica scorsa Bolzano si è trovata spaccata in due con una coda di polemiche che non si spegne.
Da una parte i ciclisti tornati padroni della strada per un giorno (i dati del Comune parlano di 4.386 partecipanti a Bolzanoinbici contro i 3.290 del 2009: “un successone”), dall’altra gli automobilisti che si sono trovati, di fatto, immobilizzati ed appiedati quando sopra la loro testa il traffico sull’A22 correva indisturbato.
Automobilisti che si sono visti colpiti da un’ordinanza che hanno giudicato estemporanea, eccessiva ed assolutamente inutile e soprattutto applicata all’altoatesina e cioè con eccessiva rigidità.
Ma i vigili non ci stanno ed offrono un’altra versione dei fatti. La loro.
«Non abbiamo vessato proprio nessuno e non siamo stati inflessibili. In città per tutto il giorno hanno continuato a circolare i soliti furbetti, menefreghisti del volante che hanno fatto spallucce davanti ai volontari del Goer (gruppo operatori emergenza radio) scesi in strada per darci una mano. Questa è la nostra verità. E noi ci siamo trovati a gestire una situazione difficile perché il centralino è stato bersagliato dalle telefonate di protesta di chi segnalava automobili in circolazione nonostante tutto. “Voi vigili dove siete? - ci siamo sentiti dire “perché non controllate?” e ancora “ci sono i bambini in mezzo alla strada in bici e le auto che passano lo stesso e voi non fate multe”. Tante le segnalazioni assolutamente ingiustificate perché il blocco non ha interessato - per esempio - gli invalidi».
Quindi il capitolo permessi.
«Ne abbiamo rilasciati poco meno di duecento - spiegano al Comando di via Galilei - sia per anniversari di matrimonio, che per battesimi. Un bus di anziani atteso a Don Bosco è stato fatto passare senza alcun problema. Non è vero che siamo stati inflessibili».
Tanti gli automobilisti che speravano di intenerire i vigili hanno detto di non sapere del divieto. «Allora è gente che vive fuori dal mondo, senza radio, giornali e televisione... il Comune ha pure pagato degli annunci perché non mancasse l’informazione che comunque è stata più che capillare». Il 3 ottobre si replica: chi non vuole problemi e rischiare multe è meglio che inizi ad attrezzarsi.

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