Bolzano: donna rapinata sulle passeggiate a Don Bosco

Malmentata e derubata nei giardini di via Genova: bottino di 250 euro



BOLZANO. Una bolzanina di 35 anni ha denunciato di essere stata malmenata e rapinata ieri mattina lungo le passeggiate di via Genova all'altezza dei cavalli di bronzo. Drammatico il racconto fatto dalla donna agli agenti di polizia, allarmati però con circa venti minuti di ritardo. La malcapitata, infatti, sotto shock, ha raccontato di aver preferito raggiungere prima la propria abitazione nel quartiere don Bosco prima di chiedere l'intervento delle forze dell'ordine. Del fatto non ci sono testimoni.
La rapina sarebbe avvenuta verso le 9.30 di ieri mattina. La donna sarebbe stata presa di mira da due individui, due cittadini stranieri, che l'avrebbero fermata, colpita con un pugno nello stomaco e derubata dei soldi che aveva nella borsetta, circa 250 euro (in parte prelevati circa un'ora prima da uno sportello bancomat). Sull'episodio stanno indagando gli uomini della Squadra Mobile, coordinati dal dottor Marco Sangiovanni. L'intera vicenda è tuttora al vaglio degli inquirenti per alcuni aspetti non del tutto chiariti. A complicare le indagini c'è anche la ricostruzione, in parte contradditoria - della vittima. Dopo la denuncia, la bolzanina ha voluto farsi visitare dai sanitari del pronto soccorso per una verifica di eventuali conseguenze a seguito del pugno rimediato in pieno stomaco. Come detto in alcuni punti, il racconto della donna non è parso limpido. In particolare la bolzanina si sarebbe contraddetta su almeno tre particolari. In un primo tempo ai poliziotti mobilitati dopo la denuncia telefonica, la donna - in evidente stato di affanno - ha indicato due presunti slavi come autori del colpo. Poco dopo, la presunta vittima ha cambiato versione parlando di due nordafricani. Un altro particolare controverso riguarda la dinamica della rapina. In un primo tempo la donna ha detto di essere stata aggredita da tergo da due individui che l'avrebbero girata e colpita con un pugno nello stomaco. Successivamente la stessa bolzanina ha affermando di essere stata bloccata frontalmente da un individuo e di essere stata successivamente aggredita da un secondo soggetto da tergo. Il terzo particolare controverso è relativo alla consegna dei soldi. In un primo tempo la donna ha sostenuto che i rapinatori le avrebbero strappato di mano la borsetta derubandola delle banconote, successivamente ha raccontato di essere stata costretta personalmente a consegnare il denaro sotto minaccia di essere ulteriormente picchiata.

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