Bolzano e l’adunata degli alpini: una macchina perfetta

Mobilità, rifiuti, ordine pubblico: tutto ha funzionato. E la Svp cittadina ringrazia: «Non ci sono solo gli Schützen»



BOLZANO. Un anno di lavoro e i risultati si sono visti. A Bolzano ieri, ripartiti gli ultimi alpini, non c’era una carta per terra. Domenica sera il rientro non ha provocato un solo momento di blocco del traffico. Non succede per caso se una città di medie dimensioni come Bolzano supera con successo l’adunata nazionale degli alpini. L’ultima stima parla di 250-300 mila presenze solo domenica. E la Svp ringrazia. Il gruppo comunale ieri ne ha discusso. «Volevamo ringraziare tutti per questa festa», fa sapere il capogruppo Georg Mayr, «grazie ai partecipanti e ai Comuni limitrofi che possono avere subito qualche contraccolpo nella Festa della mamma. Sono state giornate di convivenza e una bella occasione per il gruppo italiano di sentirsi a casa. Non ci sono solo gli Schützen...».

C’è il successo politico di chi si è assunto il rischio, il sindaco Luigi Spagnolli su tutti, con il presidente provinciale dell’Ana Ferdinando Scafariello e l’assenso determinate del presidente provinciale Luis Durnwalder. E c’è il successo professionale della squadra, di dirigenti, impiegati, vigili, forze dell’ordine, sanitari, volontari, che ha tradotto quella volontà in un piano.

Le cifre. Il Comandante della polizia municipale Sergio Ronchetti riassume i dati dei pullman: ne sono arrivati 1000 domenica, 350 sabato e 150 venerdì, in tutto 1500.

La svolta sul traffico, risultato domenica più fluido di come nessuno avesse osato sperare, sta nel fatto, racconta Ronchetti, che i pullman sono arrivati dalle 6 alle 16 e le partenze sono iniziate addirittura alle 11. «Decisivo poi il successo dell’appello di evitare di arrivare a Bolzano con le auto». Aggiunge Hanspeter Staffler, direttore della Protezione civile provinciale: «Grande successo anche per i treni. Avevamo previsto 20mila arrivi, ma sono stati almeno 60 mila. Tra gli ingredienti del successo anche la risposta dei bolzanini, che hanno lasciato l’auto a casa».

Il coordinamento. Il Comune ha firmato il piano della viabilità per Bolzano, un lavoro che ha visto in prima linea Ronchetti e Ivan Moroder (direttore ufficio mobilità). Per tutto il resto dell’organizzazione il Comune si è coordinato con la Provincia e il comitato organizzatore dell’Ana. Qui l’uomo chiave è stato Staffler, su mandato del presidente Durnwalder. Il riassunto della complessità: Staffler ha coordinato i gruppi di lavoro su viabilità provinciale, mobilità, sanità, prevenzione incendi, servizi telefonici, coordinamento e comunicazione, servizi. Tira le somme: «Una esperienza enorme professionale ma anche umana. Non avevamo mai sperimentato una collaborazione così articolata con enti diversi. Ha funzionato benissimo e si sono create amicizie. Ringrazio tutti, a partire dai collaboratori in Provincia». Domenica sono state impegnate 794 persone , tra vigili del fuoco e soccorritori, servizio strade, forze dell’ordine, vigili e Goer.

La pulizia. Francesco Gallina, direttore dei servizi ambientali di Seab racconta: «Ci siamo dovuti confrontare non solo con la difficoltà del numero enorme di presenze, ma anche con le misure di sicurezza che avevano comportato lo spostamento di oltre mille bidoni della raccolta differenziata e i cestini delle immondizie. Di giorno abbiamo mantenuto l’organico standard, mentre di notte abbiamo messo in campo 55 operatori, tra Seab, cooperative e ditte private, per raccolta rifiuti e spazzamento delle strade». Per la pulizia dei prati del Talvera, sparite tende e camper, Seab supporta la giardineria comunale. Situazione sotto controllo anche su questo fronte, sottolinea Gallina, «gli alpini si fanno un vanto di accumulare i rifiuti nei sacchi neri per favorire il lavoro degli operatori».

I bus. Quasi raddoppiati i passeggeri della Sasa. Tra sabato e domenica sui bus sono salite 120 mila persone, 60 mila sabato (di solito 35 mila) e altrettante domenica. (fr.g.)

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