BOLZANO. La Questura ha individuato dieci punti sensibili e ha inviato in Municipio la mappa. Ora tocca al Comune indire la gara per l’acquisto delle nuove telecamere di sorveglianza che andranno ad aggiungersi alle 83 esistenti. Spesa prevista circa 200 mila euro.

«Contiamo di installarle - promette l’ingegner Ivan Moroder, responsabile della ripartizione mobilità del Comune - entro la prossima primavera».

Ecco dunque i dieci punti che saranno sorvegliati elettronicamente: partiamo dai giardini di piazza Stazione, una delle zone che più preoccupano le forze dell’ordine, perché punto d’incontro di clochard locali, migranti esclusi dalle strutture di accoglienza e spacciatori pronti a vendere, per pochi euro, qualsiasi sostanza ad ogni ora del giorno e della notte.

Altro punto critico che ha bisogno di un’attenzione particolare per quanto riguarda la sicurezza è il parco di piazza Vittoria, dove le panchine sono occupate ormai in maniera permanente da un gruppo di clochard che arrivano dai Paesi dell’Est.

Quindi, nella zona del lungo Talvera, una telecamera verrà installata più o meno all’altezza di via San Quirino.

Altre sono previste nel quartiere Oltrisarco: una sarà collocata a parco Mignone e un’altra in piazzetta Bersaglio. Per quanto riguarda il quartiere Gries, ci sarà un occhio elettronico che sorveglierà l’area della piazza.

A Don Bosco: una è prevista nella piazza omonima, un’altra controllerà l’area del parco delle Semirurali. Nel quartiere Europa-Novacella una telecamera sarà installata nella piazzetta dedicata a Marcella Casagrande, all’incrocio tra via Palermo e viale Europa.

La centrale operativa è nella sede dei vigili urbani di via Galilei: è lì che su un maxi-monitor arrivano, in tempo reale, le immagini di quanto sta succedendo in 83 zone della città, alle quali dalla prossima primavera se ne aggiungeranno altre dieci.

Il materiale video viene conservato - come prevede la legge - per sette giorni.

Da aprile, in città, sono in funzione 19 telecamere per la sicurezza che sono andate ad aggiungersi alle 17 già operative per il controllo degli accessi alla zona a traffico limitato e altre 43 per il controllo della viabilità.

L’installazione di dieci nuove telecamere dovrebbe contribuire ad aumentare la percezione della sicurezza tra i bolzanini; oltre che a ridurre i fenomeni di microcriminalità, perché fungono da deterrente e aiutano gli investigatori nell’identificazione degli autori dei reati.

Oggi intanto l’assessore Sandro Repetto incontrerà i cinque presidenti dei consigli di quartiere, per cominciare a fissare una scaletta di incontri con la popolazione e il questore Giuseppe Racca.

«L’obiettivo - spiega Repetto - è quello di fornire alla popolazione informazioni utili per prevenire i piccoli reati, ma anche rispondere alle paure - spesso infondate - dei cittadini, spiegando quello che le forze dell’ordine fanno quotidianamente per garantire la sicurezza».

L’idea di questi incontri con la popolazione, ai quali parteciperà anche il sindaco, nasce dall’esigenza di tranquillizzare una parte della cittadinanza che ha la sensazione che Bolzano sia una città poco sicura.

Questo nonostante i dati ufficiali, forniti da carabinieri e polizia, diano un calo dei reati in genere e di quelli che più colpiscono la popolazione come i furti negli appartamenti.

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