BOLZANO

Bolzano, fondi riservati: Durnwalder scagionato dalla segretaria

L’ex governatore della Provincia di Bolzano Luis Durnwalder ha preferito non comparire in aula ma la nuova udienza del processo sui fondi riservati che lo vede imputato di peculato per la gestione delle spese riservate ha fatto segnare una svolta: la segretaria l'ha scagionato in aula


di Mario Bertoldi


BOLZANO. Venerdì 23 ottobre l’ex governatore Luis Durnwalder ha preferito non comparire in aula ma la nuova udienza del processo che lo vede imputato di peculato per la gestione delle cosiddette spese riservate ha probabilmente fatto segnare una svolta.

Tutti i testimoni chiamati in aula a deporre dall’avvocato difensore Gerhard Brandstaetter hanno confermato, nei loro racconti, un particolare importante: Luis Durnwalder non solo non ha mai incassato un solo centesimo per interesse personale ma ha anche sempre agito completamente alla luce del sole pensando di essere pienamente legittimato ad utilizzare i fondi messigli a disposizione ogni anno anche in una forma poco protocollare (cioè in assenza di un obbligo di rendicontazione).

Nel diritto spesso la forma è anche sostanza ma resta il fatto che dalle deposizioni  emerge la completa buona fede di Luis Durnwalder. Non è un caso se l’avvocato Gerhard Brandstaetter ieri ha voluto rimarcare questo concetto. La difesa mira infatti ad ottenere dal tribunale il riconoscimento di un elemento importante del processo: l’assoluta mancanza di dolo da parte dell’ex presidente.

Le deposizioni dei testimoni portati in aula dalla difesa hanno delineato chiaramente la strategia difensiva dell’avvocato Brandstätter forte di un presupposto cardine del nostro ordinamento proprio in materia di dolo. “Nessuno - recita l’articolo 42 del codice penale - può essere punito per un fatto preveduto dalla legge come delitto se non l’ha commesso con dolo...”

La difesa dell’ex governatore intende giocarsi tutto proprio su questo punto, cioè sull’elemento soggettivo e psicologico del reato. E se riuscirà a farsi riconoscere la completa buona fede in sede penale, potrebbe anche decidere di chiudere una volta per tutte il contenzioso che lo vede opposto anche alla Corte dei Conti per il presunto danno erariale, posto che anche la magistratura contabile (nella sentenza di primo grado comunque impugnata) ha escluso una sua attività dolosa nella gestione delle risorse dei fondi riservati pur condannandolo al pagamento a titolo risarcitorio di 385 mila euro.

In fondo Durnwalder mira soprattutto a tutelare in maniera adeguata la propria immagine di politico e amministratore serio ed onesto. Ieri, come detto, i testimoni chiamati a deporre dall’avvocato difensore gli hanno dato una mano in questo senso.

L’ex segretaria Rosmarie Knoll Falk ha confermato che anche il suo predecessore Silvius Magnago aveva a disposizione dei fondi di rappresentanza che potevano essere utilizzati senza una puntuale rendicontazione. E la segretaria ha anche dichiarato con assoluta certezza che a Durnwalder venivano consegnati personalmente dei soldi sempre e solo a copertura di anticipazioni fatte personalmente in occasione di eventi a cui aveva partecipato a titolo istituzionale

. Sul punto, però, il procuratore Guido Rispoli si è riservato di chiedere al tribunale una perizia contabile che sia in grado di evidenziare la reale gestione del flusso dei soldi per quanto speso ad effettivo titolo di rappresentanza .

A tal proposito hanno deposto anche Klaus Platter, noto enologo, ex direttore del podere provinciale Laimburg e della cantina in cui si sono sempre svolti numerosi ricevimenti istituzionali con personalità nazionali ed estere.

Per quelle occasioni Platter ha confermato l’esistenza di una «regola non scritta» che prevedeva una sorta di mancia (che in realtà sarebbe stato un compenso in nero) di 100 euro a serata per lui e di 50 euro a serata per le sue collaboratrici impegnate. Soldi elargiti da Durnwalder proprio attingendo dal fondo per le spese riservate.

"Era Durnwalder": il trailer del film sull'ex presidente della Provincia

BOLZANO. Karl Prossliner, cineasta meranese, ha realizzato un documentario sull'era politica di Luis Durnwalder al comando della giunta provinciale altoatesina per 25 anni.

Platter ha ammesso di aver incassato tra il 2005 ed il 2010 poco più di 18 mila euro a titolo di “mancia” per l’impegno nelle varie serate istituzionali la cui serietà, sotto il profilo della promozione culturale, è stata ribadita in aula anche dal dottor Michael Oberhuber, direttore del centro sperimentale di Laimburg e coordinatore di molti eventi.

E’ stato infine chiamato in aula a deporre anche l’assessore provinciale Florian Mussner, destinatario di un regalo (pagato con i soldi del fondo per le spese riservate) in occazione della festa per il suo sessantesimo compleanno. Mussner ha confermato che alla festa in val Badia intervenne tutta la giunta provinciale e Durnwalder gli consegnò il regalo (un binocolo) non a titolo personale ma a nome di tutto l’esecutivo dopo un piccolo discorso in qualità di Landeshauptmann.

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