BOLZANO. Ha retto pochi giorni. Poi è arrivato il killer del graffito. Uno sgorbio sulle sculture dei ragazzi della facoltà di Design che hanno provato a dare un nuovo senso al giardino dietro al Monumento. Lo sfregio è documentato dalla foto di Kuno Prey, storico preside della facoltà e coordinatore dell'operazione di riededicazione dell'area. Il senso dell'installazione è chiaro: su ogni figura metallica seduta sulle panchine un numero di telefono fa ascoltare la testimonianza di un bolzanino che, negli anni, ha vissuto quel luogo offrendo una visione quotidiana, "laica" di un parco caricato negli anni dalla storia e dalla politica di significati ben più pesanti. Kuno Prey parla così al vandalo: «Mi permetto di suggerirti di dare l'esame per essere ammesso alla facoltà di design e nel caso venissi preso potrai perfezionare il tuo linguaggio creativo ed espressivo per creare bellissime opere d'arte e imparare anche e ovviamente ad avere rispetto per quelle degli altri». (p. ca.)