Bolzano, i genitori degli alunni: alle medie 13 ore di tedesco

L'associazione delle famiglie: Foscolo e Archimede, bene la sezione bilingue


Antonella Mattioli


BOLZANO. «Attualmente alle medie ci sono 5 ore di tedesco più 2 di veicolare in geografia alla settimana: noi chiediamo di arrivare almeno a 13». Michela Gaspari, mamma di due bambine che frequentano le elementari Manzoni, è la battagliera rappresentante dei genitori che fanno capo a «Mix-ling». Dell'associazione fanno parte famiglie italiane, tedesche e miste unite da un comune obiettivo: far sì che i figli diventino bilingui e parlando la lingua dell'altro, imparino a conoscere anche la storia e la cultura dell'altro. Michela Gaspari, mistilingue e insegnante di tedesco, avrebbe potuto iscrivere le figlie alla scuola tedesca, ma ha preferito quella italiana. Ha scelto le Manzoni, dove già da anni come alle Longon e in altre scuole della provincia, c'è una classe che fa metà ore in italiano e metà in tedesco. «Sono circa 14 ore in una lingua e 14 nell'altra - spiega Gaspari - e i risultati sono ottimi. I bambini, alla fine dei cinque anni di elementari, hanno un'ottima padronanza delle due lingue. Vogliamo che quest'esperienza prosegua in maniera organica anche alle medie, dove attualmente ci sono solo 7 ore di tedesco, di cui 5 normali e 2 veicolari in compresenza. Noi ne chiediamo almeno 13». L'idea è di aggiungere alle ore normali di tedesco, il veicolare in geografia, una parte di scienze, un laboratorio di matematica. La prima a partire sarà, nell'autunno del 2011, la scuola media Foscolo (dirigente scolastica Mirca Passarella anche delle elementari Manzoni): nei prossimi giorni il collegio docenti voterà il progetto. Quindi nell'autunno del 2012 toccherà alle medie Archimede (dirigente Marina Degasperi anche delle elementari Longon). Una commissione di cui fanno parte oltre alle due dirigenti scolastiche anche la sovrintendente Nicoletta Minnei, il direttore di ripartizione Ivan Eccli e l'ispettore di tedesco seconda lingua Franz Lemayr stanno cercando il modo migliore per dare continuità didattica alle esperienze positive iniziate alle elementari e superare gli ostacoli giuridici rappresentati dall'articolo 19 dello Statuto che prevede che la valutazione venga fatta nella madrelingua dello studente. «Ma se un bambino è mistilingue - si chiede Gaspari - qual è la sua madrelingua? Il rischio è che una terra come la nostra, che dovrebbe essere avvantaggiata per quanto riguarda le lingue, rischi di essere penalizzata da norme ormai obsolete».

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